Comune di Vibo, la minoranza: «Triparni sparita dall’agenda politica»
Loredana Pilegi (Progressisti per Vibo), Laura Pugliese (Pd), Lorenza Scrugli (Guppo Misto) ed Elisa Fatelli (Coraggio Italia) ricordano tutte le emergenze insolute della frazione. Vicenda dibattuta stamani in III commissione
«Ormai è chiaro che questa amministrazione comunale considera i cittadini di Triparni, al pari di quelle delle altre frazioni, di “Serie B”. Non si spiega altrimenti il continuo tergiversare su questioni di preminente importanza che riguardano il borgo. L’esecutivo comunale, e nello specifico l’assessorato ai Lavori pubblici (Giovanni Russo, ndr) continuano a chiudere non uno, ma entrambi gli occhi, sullo stato in cui versa la frazione e soprattutto sugli aspetti legati all’incolumità dei suoi abitanti». Lo affermano in maniera concorde consiglieri comunali di opposizione al Comune di Vibo Valentia Loredana Pilegi (Progressisti per Vibo), Laura Pugliese (Pd), Lorenza Scrugli (Guppo Misto) ed Elisa Fatelli (Coraggio Italia). Queste ultime fanno, quindi, sapere che stamani, nel corso della seduta della III commissione consiliare, «è stata infatti reiterata, per l’ennesima volta, la richiesta di un immediato intervento nel paese allo scopo di interrompere questo silenzio nonostante sulla stampa siano sempre più frequenti le denunce da parte dei residenti. Innanzitutto – viene ricordato – la questione inerente la frana che ha fatto sparire la piazza all’entrata del centro abitato e che sta minacciando le case circostanti dopo aver già reso inagibili alcuni fabbricati attigui destinati ad uso di deposito di attrezzature e garage».
Detto, questo, le interessato si dicono convinte che «nessuno dell’attuale amministrazione si sia mai immedesimato in queste persone, costrette a fare i conti, ormai da tre lustri, con la paura che in un attimo tutto quello che hanno possa crollare. E se malauguratamente ciò dovesse accadere? Ci troveremmo – rispondono Pilegi, Pugliese, Scrugli e Fatelli – di fronte ad una vera e propria strage le cui responsabilità sarebbero ben chiare. E allora, a maggior ragione, se non si comprende questo vuol dire che non si ha alcuna percezione dello stato delle frazioni vibonesi. Non di minore gravità, poi, è la situazione degli sversamenti fognari che si verificano in diversi punti del borgo e l’assenza di pulizia lungo le stradine interne e soprattutto quelle che si immettono lungo la provinciale 11 nei pressi dello stabilimento industriale della Saipem». [Continua in basso]
Triparni: in primo piano anche la questione viabilità
Altro aspetto sul quale, a parere delle interessate, bisognerebbe intervenire è quello della viabilità: «Strade costellate di buche – a volte delle vere e proprie voragini – assenza di attività di sfalciamento ai bordi delle carreggiate che rendono, di fatto, praticamente cieche le curve. Ultimo aspetto, ma non certo per ordine di importanza, concerne la difficoltà dei mezzi di soccorso di raggiungere, proprio a causa della presenza di una viabilità compromessa, le abitazioni site soprattutto nel cuore del piccolo centro abitato creando, in tal modo, un potenziale rischio per la garanzia della salute pubblica. Insomma, la situazione di Triparni risulta sparita, di fatto, dall’agenda politica dell’amministrazione di palazzo Razza che, invece, deve intervenire con una procedura d’urgenza per ripristinare le condizioni minime di viabilità e di incolumità della gente. Siamo pienamente consapevoli dell’ingente finanziamento destinato a stabilizzare definitivamente quell’area ma, contestualmente, siamo altrettanto consci che i tempi sono troppo lunghi rispetto alle necessità degli abitanti che hanno atteso anche troppo, e chissà – concludono Pilegi, Pugliese, Scrugli e Fatelli quanto altro tempo ancora dovranno aspettare prima di tornare a vivere in un paese più sicuro».
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