Provincia di Vibo e dissesto, fondi per ridurre il disavanzo: ecco quanto arriverà all’ente e quando
Palazzo ex Enel (ancora formalmente in stato di default) beneficerà della ripartizione delle risorse finanziarie previste dal Decreto Aiuti. Due le annualità che saranno liquidate agli enti di Area vasta
Buone notizie per i forzieri dell’amministrazione provinciale di Vibo Valentia che a breve dovrebbero beneficiare di fondi nazionali. Si tratta – come si leggerà nel dettaglio più avanti – di risorse finanziarie in arrivo dal Fondo per gli enti di Area vasta in “rosso”. E Palazzo ex Enel – lo ricordiamo – è ancora formalmente in stato di dissesto finanziario, in quanto deve fare i conti con un Piano di estinzione delle passività pregresse che presenta un differenziale negativo di quasi 12 milioni di euro, poiché la massa attiva non riesce a garantire la copertura della massa passiva del default dell’ente. Massa passiva che «è comprensiva oltre che di debiti certi, liquidi ed esigibili, anche di passività potenziali derivanti da procedimenti giudiziari in corso», è stato precisato nel corso di un recente incontro tra il presidente dell’amministrazione provinciale, Salvatore Solano, e i componenti della Commissione straordinaria di liquidazione, Carla Fragomeni, Floriana Gallucci e Antonio Gatto. Mentre proprio oggi la Conferenza dei sindaci è chiamata a prendere atto del bilancio di previsione, adottato (ma non approvato) di recente dal consiglio provinciale. Adozione che è stata, appunto, propedeutica alla discussione che avverrà oggi durante l’adunanza dell’Assemblea dei primi cittadini del Vibonese. Il testo contabile, poi, dovrà tornare in consiglio provinciale per la successiva approvazione. [Continua in basso]
Ecco quanti soldi arriveranno e come saranno distribuiti i fondi
Ma dicevamo delle risorse finanziarie in arrivo alla Provincia. Complessivamente si tratta di due milioni e 600mila euro suddivisi in due annualità: 1 milione e 800mila euro dovrebbe essere liquidato nel 2022, il resto l’anno prossimo. È, infatti, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di ripartizione delle risorse del Decreto legge Aiuti. A rendere noto sul proprio profilo social l’imminente pubblicazione è stato l’ex segretario generale della Provincia Domenico Libero Scuglia. In particolare, si tratta del Decreto interministeriale, che vede insieme il Ministero dell’Interno e quello dell’Economia e delle Finanze, del 12 agosto 2022, recante la denominazione “Ripartizione del fondo, di 30 milioni di euro per l’anno 2022 e di 15 milioni di euro per l’anno 2023, tra le Province e le città metropolitane in procedura di riequilibrio o in stato di dissesto finanziario”.
Favorire il riequilibrio finanziario di Province e città metropolitane
«Il provvedimento – spiega il segretario generale – dà attuazione all’articolo 43 del Decreto Aiuti, che per favorire il riequilibrio finanziario delle Province e delle città metropolitane che sono in procedura di riequilibrio o che si trovano in stato dissesto finanziario ha istituito, presso il Ministero dell’Interno, un fondo con una dotazione di 30 milioni per l’anno 2022 e di 15 milioni di euro per l’anno 2023. Il contributo è prioritariamente destinato alla riduzione, anche anticipata, del disavanzo di amministrazione ed è stato quindi ripartito in proporzione al “rosso” risultante dall’ultimo rendiconto approvato al netto del contributo ricevuto». E ancora: «La nettizzazione del contributo – aggiunge Domenico Libero Scuglia – non è effettuata per il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2021. Le Province che risultano aver trasmesso alla Banca dati delle amministrazioni pubbliche (Bdap) il rendiconto 2021 definitivamente approvato entro il 31 maggio 2022 sono Asti, Alessandria, Imperia, La Spezia e Verbano Cusio Ossola. Per tutte le altre, il riferimento per la base di riparto è il rendiconto 2020, ad eccezione del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, per il quale l’ultimo rendiconto disponibile è 2017. Per queste province si è proceduto a nettizzare il disavanzo risultante dal rendiconto dagli eventuali contributi ricevuti. Il riparto è avvenuto in proporzione al disavanzo procedendo a ripartire 30 milioni per il 2022 e 15 milioni per il 2023. Le amministrazioni provinciali di Asti, Imperia, Varese, Chieti e Potenza sono escluse dal riparto in quanto non risultano in disavanzo».