Comune di Vibo, Luciano: «Sbagliato che la minoranza diserti il Consiglio»
Il consigliere di Azione afferma di condividere le ragioni dei colleghi di opposizione ma critica il metodo: «Se la maggioranza sbaglia bisogna andarci e dirlo, non rispondere con la stessa moneta»
Sulla vicenda delle pratiche da discutere in Consiglio comunale trasmesse in ritardo ai consiglieri, sollevata in una nota firmata da gran parte degli esponenti di minoranza del Comune di Vibo Valentia, interviene anche il consigliere di Azione Stefano Luciano: «Ho ritenuto di non sottoscrivere il comunicato a firma di alcuni consiglieri comunali che hanno deciso di non presenziare al consiglio comunale di domani, pur condividendo le ragioni di fondo. In particolare i predetti consiglieri lamentano il fatto di avere ricevuto i documenti relativi al consiglio solo pochi giorni prima dello stesso e senza il rispetto di un tempo sufficiente per approfondire le pratiche poste in calendario. Senza dubbio, i diritti e le prerogative dei consiglieri devono essere rispettati e questa amministrazione a guida Limardo non li ha mai rispettati per come abbiamo più volte dimostrato e ciò a causa di un’assenza di cultura politica e di governo. Ma a tale situazione, non si deve però rispondere con la stessa moneta e cioè disertando il consiglio stesso, perché le istituzioni devono essere rispettate sempre ed indipendentemente dal comportamento tenuto dalla maggioranza politica che in un momento storico è chiamata ad amministrarle». [Continua in basso]
«Ed infatti – aggiunge il consigliere di opposizione – non si può confondere l’istituzione in sé che rappresenta tutti i cittadini (nel caso di specie il consiglio comunale) con la parte politica di maggioranza che va combattuta con azioni concrete ma dentro le istituzioni e senza cadere nell’errore di scendere sullo stesso terreno. Per questo motivo è errato disertare il consiglio comunale come conseguenza di un comportamento sbagliato della maggioranza. Se la maggioranza sbaglia, occorre dirlo in consiglio spiegando ai cittadini cosa è successo e quali sono le ragioni. In questo modo le forze sane dimostrano rispetto per le istituzioni e marcano una differenza con le altre forze che in questi anni non hanno dimostrato rispetto per le istituzioni e dunque per i cittadini. In definitiva, pur condividendo le ragioni contesto il metodo scelto dai consiglieri in questione e domani, qualora una delicata questione professionale da trattare in udienza me lo consentisse, farò di tutto per essere in consiglio a rappresentare le ragioni dei cittadini che non si identificano con la maggioranza che governa al Comune, perché questo è il mio dovere».
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