Acque pubbliche Calabria, Rinascita per Zambrone e quel“no” all’adesione alla neo azienda consortile
L’opposizione aveva espresso perplessità. E sull’acquisizione delle quote Sorical da parte della Regione: «I “novellini” della politica avevano previsto tutto»
Alla convocazione dello scorso consiglio comunale, in cui vi era all’ordine del giorno il punto sull’affidamento del servizio idrico integrato all’azienda speciale consortile “Acque Pubbliche della Calabria”, il capogruppo di opposizione di Rinascita per Zambrone, Mariella Epifanio, intervenne esponendo le proprie perplessità e quelle dei consiglieri di minoranza Amelia Conca e Fabio Cotroneo, per l’adesione alla nuova azienda consortile. [Continua in basso]
«Da fonti vicine al presidente Occhiuto – è detto in una nota – ci perveniva la notizia di un possibile e rapido accordo tra Regione Calabria e Sorical, per l’acquisizione delle quote private in mano ad una fondo governativo tedesco. Secondo le analisi fatte per tempo, gli incontri e i consulti con tecnici regionali, capimmo che l’idea della multiutility di Occhiuto, seppur impegnativa, avrebbe potuto vedere la luce e tenere in vita la Sorical con la sua complessa ma comunque avviata attività.
Non ritenevamo quindi utile in questa fase, approvare l’adesione ad una scatola vuota, come in molti articoli è stata definita “Acque pubbliche della Calabria”, senza una struttura organizzativa reale, priva di un piano industriale che era ed è prerogativa per l’accesso a bandi nazionali. Come avrebbe potuto il Ministero, affidare fior di finanziamenti ad una società appena nata, senza capitale sociale da investire nella fase di avviamento e senza personale proprio? L’azienda speciale consortile aveva come unica presenza certa, solo il suo direttore».
In ragione di tutte queste certezze e convinti «che la vicinanza del sindaco L’Andolina alla corrente politica del presidente Occhiuto lo avesse preparato a quello che sarebbe successo da lì ad appena due mesi, chiedemmo di rimandare l’approvazione di questa adesione per attendere l’acquisizione delle quote Sorical da parte della Regione o in alternativa, avremmo dato voto contrario al punto. La risposta fu quella di essere considerati dei “novellini” della politica, accusati di semplicismo, che amministrare è cosa difficile e non per tutti, e che il futuro della gestione idrica in Calabria, sarebbe stato nell’affidamento della stessa ad aziende consortili come Acque pubbliche della Calabria e nessun’altra. Che non c’era tempo da perdere. Azienda a cui sarebbero andati, tra l’altro e come da accordo di adesione, 1 euro per abitante.
Adesso lo vogliamo e lo dobbiamo dire: Avevamo ragione noi! I novellini della politica, quelli che stanno sui social e tra la gente, avevano capito cosa sarebbe successo. Abbiamo dimostrato l’umiltà e la maturità politica per studiare la situazione, stare ad ascoltare e spiegare poi alla maggioranza che, bisognava prendere tempo, capire l’evoluzione di una situazione che era chiaramente ben tracciata e di cui stranamente, il sindaco ne era all’oscuro in “casa propria”. Complimentandoci con il presidente Occhiuto del successo dell’operazione – conclude la minoranza – non rimane altro che augurarci, come affermato anche dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, che si realizzi una vera partita del risanamento della società che dovrà gestire il sistema idrico regionale e tutti i debiti, sperando non li debbano pagare come al solito i cittadini».
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