Lo sfogo di Fera a Speranza: «Ho sudato sette camicie per iscrivermi al Pd»
Accorato intervento del vicepresidente della Provincia al convegno organizzato da Lo Schiavo. Prima di parlare dell’ente e dei lavoratori, ha avuto un sfogo piuttosto indicativo: «Mi sento tradito da quell’uomo in giacca e jeans».
C’era anche Pasquale Fera, vicepresidente della Provincia, al convegno organizzato dai “Progressisti per un’altra Calabria”, il laboratorio politico culturale di Antonio Lo Schiavo, consigliere comunale del Pd e già candidato sindaco.
L’evento ha dimostrato l’esistenza di una corrente viva all’interno delle dinamiche politiche locali, ed eloquente è stato lo sfogo dello stesso Fera, che prima di parlare della questione Provincia, ha riferito di aver «sudato sette camicie per iscrivermi al partito» e, ancora, di «sentirmi tradito da quell’uomo in jeans e giacca che alcuni mesi fa si è presentato qui», riferendosi al premier Renzi.
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Ma a parte le esternazioni dei suoi sentimenti sul partito, ha parlato delle condizioni gravi dell’ente provinciale, che si ripercuotono inevitabilmente sul territorio. Dissesto finanziario, ma anche dissesto burocratico, e per certi versi etico. Nell’occhio del ciclone, com’è noto, pochi giorni fa è finito il numero uno di Palazzo ex Enel, mai riconosciuto come tale dai dipendenti, che ancora restano con tre mensilità arretrate.
Approfittando della presenza di Roberto Speranza e Nico Stumpo, deputati democratici, e di Enzo Ciconte e Giuseppe Aieta, consiglieri regionali, Fera ha ripercorrerso le vicende degli impiegati provinciali ma anche dei servizi carenti. «La viabilità compromessa, le infrastrutture e le scuole a pezzi, il lavoro che manca. Senza dimenticare la disastrosa situazione dei lavoratori, da mesi senza stipendio – ha ricordato -. Non vogliamo soldi, ma normative idonee e fatte con criterio, che vadano di pari passo con un rinnovo della classe dirigente. Serve una velocizzazione della legge 56, voluta da Delrio per il riordino delle Province».
Importante sarebbe «la rimodulazione, la rinegoziazione dei mutui», che prevede il congelamento delle somme e il pagamento dei soli interessi. «Nulla è stato fatto, ma bisogna dare risposte alle 200 famiglie coinvolte. Questa storia va chiusa una volta per tutte», ha concluso Fera.