venerdì,Novembre 22 2024

Movimento Cinque Stelle, “silenziati” i Meet up del Vibonese

Solo i parlamentari autorizzati a parlare con gli organi d’informazione. I trasgressori rischiano l'immediata espulsione. E un militante tropeano aggiunge: «Dalila Nesci sta facendo terra bruciata intorno a sé».

Movimento Cinque Stelle, “silenziati” i Meet up del Vibonese

Avevamo contattato un iscritto ad un Meet up del Vibonese per un’intervista. Questo gentilmente ha declinato l’invito affermando candidamente: «Abbiamo avuto disposizioni di non uscire sulla stampa. Questa è, al momento, una prerogativa riservata ai soli eletti. Chi non si atterrà alla regola sarà oggetto di seri provvedimenti».

Ma da chi è partita la disposizione? Il nostro interlocutore, con un po’ di imbarazzo, non lo rivela apertamente, ma tutti gli indizi portano alla deputata Dalila Nesci.

C’è chi va oltre e il nome lo fa esplicitamente. E’ il caso di un militante di Tropea, città di residenza della parlamentare. «E’ Dalila Nesci che sta facendo terra bruciata intorno a sé. Quando si tratterà di misurarsi con le preferenze vedremo quanti voti prenderà».

Tornando al “bavaglio”, l’ordine di scuderia è stato tassativo: nessun militante dei pentastellati sul territorio è autorizzato ad intervenire sugli organi di stampa locali e nazionali valendosi delle insegne del movimento. Per chi trasgredisce la punizione è una sola: l’immediata espulsione.

Troppi i contrasti negli ultimi tempi e numerose le contraddizioni su quanto sostenuto dalla base e quanto portato avanti dal vertice. Insomma, sembra che nel soggetto politico fondato dal comico Beppe Grillo a vigere sia una forma di “centralismo democratico” tipico del vecchio Partito Comunista Italiano, un’organizzazione verticistica dove a decidere sono i capi mentre i militanti che operano nei singoli comuni sono tenuti ad adeguarsi alla linea senza poterla minimamente mettere in discussione.

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