Voto in “Commissione ospedale”, la difesa del Pd: «Operazione a fin di bene»
Arriva la versione ufficiale del gruppo consiliare democrat sul trasversalismo e le polemiche che hanno accompagnato l’elezione del presidente del nuovo organismo consiliare. L’obiettivo era «Far emergere le contraddizioni della maggioranza».
«La posizione assunta dai componenti del gruppo Pd nella commissione sull’ospedale, in merito all’elezione del presidente, è stata politicamente corretta, anzi di più. A loro va dato il merito di aver fatto emergere in maniera assai astuta tutte le divergenze e le contraddizioni presenti in una maggioranza che ancora una volta cade in una profonda crisi di identità. Sempre in mezzo tra civismo e partitismo, che a secondo delle occasioni e delle riunioni prendono il sopravvento. Un po’ come Dr. Jekyll e Mr. Hyde».
È il gruppo del Pd in consiglio comunale a fornire la versione ufficiale circa l’elezione del presidente della commissione consiliare sulla costruzione del nuovo ospedale, rispetto alla quale si è consumato un piccolo giallo politico. All’incarico è stata eletta infatti il consigliere d’opposizione Loredana Pilegi, beneficiando dei voti dei componenti in quota Pd e di quelli in quota Fi, anche se, in prima votazione, le preferenze dei medesimi membri si erano indirizzate su un esponente della maggioranza: Antonino Muratore.
Sfuma l’accordo trasversale sulla “Commissione ospedale”, Loredana Pilegi presidente
Il Pd prova ad offrire adesso un chiarimento rispetto a quello che, a parere di molti, ha rappresentato più che altro una maldestra prova di trasversalismo. «Chiunque – spiegano dal gruppo guidato da Giovanni Russo -, noi per primi, sapeva che la presidenza spettava all’opposizione (tant’è che abbiamo scelto alla sua guida il meglio, Loredana Pilegi, alla quale vanno gli auguri di buon lavoro) e sapevamo che la maggioranza ancora una volta si sarebbe presentata spaccata e pertanto era nostro dovere evidenziarlo in ogni modo».
Quindi, non di “inciucio” si sarebbe trattato per i democrat, bensì di una forzatura “politicamente” a fin di bene. Operazione evidentemente non compresa da molti, tanto che da più parti la mossa è stata accolta con una levata di scudi e con ferme richieste di chiarimenti.
«Accettiamo consigli da chiunque – è il commento dem a tal proposito -, e allo stesso tempo ci permettiamo di suggerire agli “autorevoli” esponenti di pensare a come risolvere le diatribe interne alla maggioranza. Non siamo noi a chiederlo, bensì la nostra città, che ancora aspetta quel cambiamento tanto sbandierato in campagna elettorale e che al momento si è insabbiato a causa di una estrema litigiosità di un centro destra che proprio non riesce a trovare il bandolo della matassa. Strano ci appare – concludono i democrat – che i partiti di centrodestra si accaniscano alla lottizzazione delle poltrone e non facciano lo stesso rispetto ai tanti problemi irrisolti che interessano la città. È rispetto a questo che dovrebbero chiedere la verifica al sindaco».