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Scuola di Portosalvo, Russo non fa cambiare idea a Luciano: «Soldi spesi male e atti contraddittori»

L’assessore comunale ai Lavori pubblici fornisce in Consiglio ulteriori (ma inutili) chiarimenti al capogruppo consiliare di Azione in merito alla chiusura della struttura della vicina frazione

Scuola di Portosalvo, Russo non fa cambiare idea a Luciano: «Soldi spesi male e atti contraddittori»
La scuola di Portosalvo

«Il sindaco, un assessore o chiunque altro non impazziscono in un momento e decidono di chiudere una scuola». E’ quanto affermato dall’assessore ai Lavori pubblici al Comune di Vibo Valentia Giovanni Russo, rispondendo questa mattina in Consiglio comunale a una precisa ed ennesima interrogazione presentata dal capogruppo di Azione Stefano Luciano al fine di capire i motivi che hanno portato alla «sconcertante» chiusura della scuola di Portosalvo, anche perché «molto spesso non si vogliono dire le vere ragioni di questioni così eclatanti, fermo restando che nell’ordinanza di chiusura da parte del sindaco nulla si dice in punto di motivazione». Mentre, dalle carte in possesso del consigliere di minoranza, appare evidente «una contraddizione tra gli atti degli uffici e quanto sottoscritto dal sindaco». [Continua in basso]

«L’inagibilità non ha nulla a che vedere con il tetto»

L’assessore Giovanni Russo

«Non ho compreso – ha proseguito Russo, dopo aver letto e ricostruito in aula la storia degli interventi fatti dal 2016 al 2021 – e lo dico assumendomi la responsabilità di quanto affermo, la polemica sui soldi spesi in merito al tetto della scuola di Portosalvo. E non l’ho compresa perché l’intervento sul tetto della scuola non ha appesantito la struttura e non lo dico io, lo dice il tecnico incaricato alla realizzazione di quell’intervento che ha alleggerito il carico verticale su quella struttura. In quel frangente si ragionava con le norme tecniche del 2008 e, quindi, in base a quelle norme quanto realizzato andava bene anche in virtù di alcune prescrizioni che ci avevano indicato. Successivamente si è proceduto ad effettuare delle verifiche approfondite, all’esito delle quali i tecnici incaricati ci hanno attestato l’inagibilità di quella struttura. Ma questa inagibilità non ha nulla a che vedere con la realizzazione dell’intervento di efficientamento del tetto. Questo intervento – ha spiegato sempre Giovanni Russo – aveva comportato la sostituzione della copertura con dei pannelli e il rispristino dei cornicioni, insieme al convogliamento delle acque piovane. È stato questo un intervento richiesto dalla dirigente scolastica per evitare che piovesse all’interno della scuola. Successivamente, abbiamo avuto la possibilità attraverso questi finanziamenti, che in realtà prevedevano un intervento di sicurezza LC2, di fare un’estensione dell’incarico per realizzare un approfondimento LC3 con fondi di bilancio, per essere certi che i ragazzi potessero andare a scuola in piena sicurezza, a seguito del quale il tecnico ha accertato l’inagibilità della scuola. A questo punto era d’obbligo per il sindaco procedere all’emissione di un’ordinanza che sancisse la chiusura dell’istituto».

Luciano: «Nessuna risposta alla chiusura della scuola»

Il capogruppo di Azione Stefano Luciano

Immediata la controreplica del capogruppo di Azione, Stefano Luciano, il quale ha ricordato come «questo argomento sia stato più volte discusso ma le risposte date nel merito non mi hanno portato a desistere dal tentativo di riproporre la questione della scuola di Portosalvo. Perché la verità è che ho presentato un’interrogazione circoscritta alla chiusura della scuola di Portosalvo nell’anno 2021 ed in maniera corretta l’assessore Bruni ha fornito in passato delle risposte attinenti interventi effettuati sulla scuola che non erano in relazione con la chiusura. Quindi – ha detto ancora Stefano Luciano – ho continuato ad occuparmi del tema: ossia capire quali fossero le ragioni tecniche per le quali c’è stata la chiusura della scuola di Portosalvo nel 2021. Questo è il tema. Ripeto il tema è: perché 2021 la scuola viene chiusa? È un problema di natura amministrativa, che poi si traduce in un problema di natura politica. Perché a fronte di un intervento di 100mila euro sulla scuola, questa poi a pochi giorni da quell’intervento venga considerata inagibile. Poi non interessa la tipologia di intervento che è stata effettuata con quei 100mila euro, perché io potrei dire che si sono spesi male quei 100mila euro. Sono stati fatti male i lavori per cui sono stati spesi 100mila euro? Potevano essere spesi in maniera diversa? Evidentemente sì, perché il dato oggettivo sul quale noi dobbiamo fare le valutazioni è che la scuola di Portosalvo è stata chiusa. Correttamente l’assessore Russo porta sul terreno del chiarimento tecnico. Io non ho mai messo in discussione che quest’amministrazione sia stata poco attenta rispetto al tema generale della sicurezza negli istituti di primo grado, mi sono limitato a circoscrivere un tema specifico».

Tuttavia, ha ricordato sempre il capogruppo, «il tema non è quello di sapere dal 2016 al 2021 quali siano state le attività svolte presso la scuola di Portosalvo al fine di renderla agibile, renderla funzionale. Il tema continua ad essere sempre lo stesso, sul quale però ho difficoltà anche a circoscrivere una discussione, perché non trovo la risposta: e cioè perché la scuola Portosalvo è stata chiusa. E se questa scuola è stata chiusa, quali sono i problemi che sono stati riscontrati sotto il profilo tecnico che ne hanno determinato la chiusura?».

Quel tecnico che dice che «non ci sono problemi»

Detto questo, il capogruppo ha poi fatto presente come sia possibile che «il tecnico del Comune di Vibo Valentia dica che non ci siano problemi che interessano la scuola di Portosalvo e nello stesso momento in cui lui dice questo il sindaco la chiude con una ordinanza. Ribadisco, quindi, che la scuola è stata chiusa nel 2021, si interrogano gli uffici e mi rispondono con nota protocollata nel marzo 2022. Quindi, mi rispondono oggi con una relazione, con la quale fanno l’excursus relativo alla scuola di Portosalvo. Ma poi la relazione spiega tutti i lavori che sono stati svolti sulla scuola di Portosalvo ma non entra nel merito del mio quesito. Cioè al termine della relazione si legge che l’intervento di realizzazione della copertura non ha comportato modifiche strutturali significative, tali da produrre alterazioni allo stato tensionale della struttura e la chiusura della scuola per pericoli di implosione del tetto. Chiedo, quindi, nel 2022 qual è la situazione e perché la scuola è stata chiusa?».

Rimane, quindi, a parere dell’interessato, «il profilo dell’assoluta contraddittorietà tra la relazione a me comunicata in data 8 marzo del 2022, che sostiene che sulla scuola di Portosalvo non ci sono problemi, mentre la scuola continua rimanere chiusa sul presupposto di una ordinanza del sindaco che mi dice che a seguito di indagini diagnostiche, senza specificare quali, la scuola dell’infanzia primaria di Portosalvo risulta inagibile. Concludo con due considerazioni. La prima: se soldi sono stati spesi, sono stati spesi male perché se si impiegano dei fondi la scuola deve essere agibile e non inagibile. La seconda: si rileva una profonda contradditorietà fra gli atti, e in particolare fra gli atti dell’ufficio e l’ordinanza del sindaco, e questo circoscrive un’anomalia istituzionale e amministrativa di cui questa amministrazione ne ha piena responsabilità».

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