Cessaniti, il Comune dà l’ok alla misurazione del radon
CESSANITI - Un’adesione convinta, sulla base dell’esigenza di «tutelare la salute dei propri cittadini», quella che il Comune guidato da Francesco Mazzeo
ha manifestato al Dipartimento provinciale dell’Arpacal di Vibo Valentia in relazione alla campagna di misurazione del gas radon negli ambienti di vita. Azione finalizzata a prevenire il tumore polmonare nel territorio. A darne notizia è direttamente il primo cittadino di Cessaniti, manifestando la propria intenzione di fornire la «massima disponibilità alla campagna di prevenzione, oltre che per l’installazione dei misuratori anche per una corretta divulgazione del messaggio nelle scuole e tra la cittadinanza».
Anche perché il gas radon, proveniente dal sottosuolo e classificato come cancerogeno certo, rappresenta la prima causa di tumore al polmone per i non fumatori e la seconda per i fumatori. Le aree più esposte a rischio, secondo quanto riferito dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Calabria, sono poi «gli ambienti residenziali e i luoghi di lavoro chiusi, soprattutto quelli ai piani terra, poiché è possibile la presenza di un’alta concentrazione del gas. Al fine di stimare il rischio nel nostro territorio – informa l’Arpacal – è necessario installare, a titolo gratuito, in diverse abitazioni residenziali, scuole o uffici pubblici, un numero sufficiente di esposimetri o misuratori che sono assolutamente innocui e non hanno bisogno di elettricità, ma sono indispensabili per stimare la concentrazione di gas presente».
Conoscere tale concentrazione «è fondamentale per un eventuale risanamento da questo gas che, se presente, può fare danni alla salute. Inoltre, la stima della concentrazione – specifica il direttore del dipartimento provinciale vibonese Arpacal, Angela Maria Diano – ci permette di classificare il territorio in base alla predisposizione del radon nel comune di riferimento e ci fornirà un elemento importante per la pianificazione di nuove strutture o edifici impiegando tecniche di prevenzione». Coloro che aderiranno alla campagna di misura, si spiega infine, «riceveranno gratuitamente un certificato per la radioattività naturale dell’ambiente indagato (in futuro condizione necessaria per ottenere l’abitabilità dell’ambiente) e, in caso di necessità, un supporto per eventuali azioni di mitigazione».