Dissesto e polemiche, botta e risposta Tedesco-Pasqua
Per il presidente della Seconda commissione «il consigliere regionale va in cerca di facile visibilità». Dura la replica dell’interessato: «Chieda perdono e si dimetta».
Si torna a parlare di questioni legate al dissesto idrogeologico nella città di Vibo Valentia con stoccate a mezzo stampa che coinvolgono diversi esponenti politici. Tra questi il presidente della seconda commissione consiliare del Comune di Vibo, Francescantonio Tedesco, che commenta la notizia della discussione promossa in seno alla competente Commissione regionale Ambiente dal consigliere di Palazzo Campanella Vincenzo Pasqua, in ordine ai noti problemi che interessano la città.
«Meglio tardi che mai! – commenta Tedesco – ma sorprende l’uscita dell’onorevole Pasqua, quando attribuisce a sé il richiamo d’attenzione sul problema della IV Commissione Ambiente del Consiglio regionale, datando la sua richiesta al 10 marzo, stranamente dimenticando che, come invece a lui ben noto per essere stato da me direttamente e personalmente informato, già la II commissione comunale, all’unanimità dei presenti in febbraio aveva richiesto sul tema al presidente dello stesso organismo regionale, Domenico Bevacqua, di volere indire una seduta della Commissione nella quale assessori e dirigenti della Regione, potessero riferire di quanto in atto programmato e in fase di programmazione per la risoluzione definitiva delle criticità idrogeologiche presenti sul territorio comunale».
Voragini e sequestri, l’emergenza Vibo in Commissione ambiente
Per lo stesso Tedesco «sembra strano che Vincenzo Pasqua proclami tanta attenzione a altrettanto attivismo, che guarda caso, si palesa solo dopo il verificarsi di ulteriori criticità e senza neanche far cenno alla suddetta attività della II Commissione Consiliare. Il dissesto idrogeologico che purtroppo storicamente patisce il nostro territorio – chiarisce -, richiede ampio senso di responsabilità politica e istituzionale che vuol dire operare concretamente per interventi funzionali, necessari ed efficaci per la mitigazione del rischio, ciò che sta facendo questa Amministrazione guidata dal Sindaco Costa e che certamente, Pasqua, poteva evidenziare invece già da tempo all’Amministrazione regionale, sia come parte politica di maggioranza, tanto più come Vice Presidente proprio della IV Commissione Ambiente. Tutto il resto – affonda, infine – rischia di sembrare solo protagonismo e di ridursi a proclami politici vuoti, infruttuosi e da campagna elettorale, non da corretta governance della cosa pubblica».
A tali affermazioni, ha risposto lo stesso Pasqua mettendo in evidenza come non intenda «qualificare politicamente chi vorrebbe ergersi a mio interlocutore ma con ogni evidenza non lo è – aggiungendo che – il consigliere comunale, in maniera quasi assurda, confonde palesemente il punto all’ordine del giorno richiesto dal sottoscritto al fine di conoscere gli esiti delle attività tecniche in ordine alle cause che hanno determinato l’apertura di plurime voragini, con la richiesta di cui è firmatario e che a ben altro si riferisce (audizione per risoluzione problematiche delle criticità inerenti al dissesto idrogeologico emerse a seguito dell’alluvione del 2006)».
Per Pasqua «dinanzi a simili dichiarazioni destituite di qualsivoglia, finanche banale, fondamento, che suscitano sgomento per la loro superficialità e approssimazione in quanto provenienti da chi svolge il ruolo di consigliere comunale, anziché pensare a screditare l’impegno e l’operato del prossimo, il consigliere comunale in questione farebbe bene a trarre le dovute conseguenze delle proprie azioni e a rassegnare immediatamente le dimissioni dall’incarico ricoperto, chiedendo umilmente perdono all’intera cittadinanza vibonese per la pessima figura rimediata».