Vibo Marina, Claudia Gioia sta con la Pro loco e attacca il Comune: «Nulla è stato messo in atto»
Il segretario cittadino di "Azione" condivide appieno l’appello lanciato dall’associazione di promozione turistica per il rilancio non solo della frazione ma di tutti i territori delle Marinate
«Mi unisco all’appello lanciato della Pro loco di Vibo Marina. Non si può non condividere il lungo elenco dei mancati progetti, tanto sbandierati in campagna elettorale, ma mai avviati sui territori di Vibo Marina, Bivona e Portosalvo che da troppo tempo subiscono in silenzio l’abbandono delle istituzioni». Affondo di Claudia Gioia, segretario cittadino di “Azione”, contro l’amministrazione comunale di centrodestra che oggi guida Palazzo Luigi Razza. L’interessata parla, dunque, di «servizi inesistenti, cantieri aperti, opere incompiute e nessun progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana» nei territori delle cosiddette Marinate e tanto difesi proprio dalla Pro loco di Vibo Marina presieduta da Enzo De Maria, il cui grido di dolore viene oggi sposato e rilanciato pubblicamente da Claudia Gioia. [Continua in basso]
«Fino ad oggi – aggiunge quest’ultima – l’amministrazione comunale nulla ha messo in atto per avviare quella svolta che Vibo Marina attende ormai da troppo tempo. Ed in questo senso è necessario che tutti i consiglieri comunali di ogni schieramento politico si mettano a lavoro affinché la zona costiera inizi ad occupare un posto centrale nell’agenda politica. È il momento – conclude il neo segretario cittadino di “Azione”, partito di Carlo Calenda che proprio in questi ultimi giorni ha proceduto all’organizzazione interna in città – di mettere in campo ogni sforzo ed ogni azione per poter rilanciare Vibo Marina dal punto di vista sociale, economico e turistico».
Il grido di dolore della Pro loco di Vibo Marina
Ma cosa ha denunciato la Pro loco di Vibo Marina? Presto detto: a parere del direttivo dell’associazione di promozione turistica del territorio «appaiono evidenti ed oggettivi i segni di un deplorevole degrado di una città lasciata all’incuria del tempo e degli uomini di ogni epoca». Vibo Marina appare, dunque, «frenata nel suo sviluppo da una rete di disinteresse verso il bene comune». Eppure, «la cittadina ha in sé una vera e grande comunità, ben definita con circa diecimila abitanti, la più popolosa della provincia dopo il centro. Laboriosa di lunga tradizione con belle realtà produttive, in affanno per aziende chiuse che hanno arrecato mancanza di lavoro e crisi economica-commerciale, in gran parte sana ed ospitale non solo in estate – hanno aggiunto i componenti dell’associazione – . Una comunità visibile e con caratteristiche singolari che condivide un luogo, tra collina e mare, per molti aspetti ancora attraente, una sua storia legata agli scali marittimi, una sua identità e socialità legata al Mediterraneo, una sua unità che fa vivere e sognare nel futuro. Una religiosità, tradizioni, feste e solidarietà nella quotidianità».
Da qui l’appello accorato a un rinnovato impegno da parte di tutti, cittadini, associazioni, enti ed istituzioni. «Alle porte dell’estate – hanno evidenziato infine sempre dalla Pro loco – la situazione appare quella di una Vibo Marina in sofferenza, che ha bisogno di maggior impulso. Tante le priorità che il territorio attende per ripartire, dal completamento degli interventi di messa in sicurezza del territorio alle risorse idriche, dagli interventi per l’operatività del porto, allo sviluppo della Zes e dell’area industriale Portosalvo, dall’ampliamento delle scuole alla postazione territoriale di prossimità per la salute, dalla valorizzazione dei beni culturali , alla messa in sicurezza delle strade, con Longobardi e San Pietro ancora chiuse. Dal palazzetto dello sport fino al ripristino del bel nome di “Porto Santa Venere” ».
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