Il progetto per valorizzare Santa Domenica scatena il malcontento dell’opposizione
Duro affondo del gruppo "Uniti per Ricadi" che esprime dubbi e perplessità sull'opera: «che non si traduca - dicono - nell’ennesimo spreco di soldi pubblici»
Il gruppo di opposizione “Uniti per Ricadi” interviene in merito alla pubblicazione all’Albo pretorio online del Comune di Ricadi della delibera n° 20 del 11 marzo 2022, «con la quale la giunta comunale in sordina ha approvato – riportano i consiglieri di minoranza – il progetto per la valorizzazione del Borgo di Santa Domenica di Ricadi, restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici e culturali – approvazione progetto definitivo». Nel dirsi favorevoli ad accogliere il progetto di riqualificazione, gli stessi non nascondono però qualche perplessità: «che non si traduca – dicono – nell’ennesimo spreco di soldi pubblici». [Continua in basso]
I dubbi del gruppo “Uniti per Ricadi” nascono alla luce della mancata approvazione del Piano Strutturale Comunale, «quale strumento fondamentale della pianificazione urbanistica generale che viene predisposto dal Comune sul proprio territorio, per delineare le scelte strategiche di sviluppo e per tutelarne l’integrità fisica ed ambientale del territorio, nonché tracciare l’identità sociale, economica e culturale comunale». L’auspicio è che «da un punto di vista burocratico, la grave carenza possa essere superata, e consentire il finanziamento del progetto. Anche se – proseguono – l’attuale gestione delle risorse pubbliche e soprattutto i risultati raggiunti nel caso del palazzetto dei congressi, del municipio ma anche del Museo di Santa Domenica, non lasciano ben sperare». «Da un punto di vista politico, se dobbiamo riconoscere che la giunta a trazione Locane riesce, pur senza una visione d’insieme e con tanti sprechi, a portare opere ed interventi alla frazione di Santa Domenica, non possiamo non constatare che il resto del territorio rimane completamente abbandonato.
Basti pensare- continua la nota stampa a firma del gruppo di opposizione – alla sostituzione dei lampioni dopo soli due anni dall’acquisto dei precedenti, mentre le frazioni Barbalaconi e Lampazzone, già a partire dal cimitero di Ricadi, restano senza illuminazione e con pochi pali della luce ormai marci e pericolanti. Basta fare un giro a Capo Vaticano, per vedere come è stato abbandonato il viale fino al Faro, oppure a Santa Maria, dove una delle strade di accesso, quella che passa sotto il ponte grande della ferrovia, è quasi completamente franata ed inaccessibile ai mezzi pesanti. A questo punto del mandato amministrativo, prima di affrontare la prossima stagione estiva senza alcuna programmazione e con l’acqua che inizia già a mancare nelle case di Brivadi e gli impianti di depurazione che iniziano a saltare, chiediamo – concludono i consiglieri di minoranza – in assoluta trasparenza, davanti all’opinione pubblica, una riflessione»