Vibo Valentia: avviso per il Garante della disabilità copiato dal Comune di Guidonia Montecelio
Nuova figuraccia per “Palazzo Luigi Razza” che pubblica sull’albo pretorio un avviso non firmato dalla dirigente Teti ma da quella del comune laziale con persino le domande da inviare all’ente sbagliato
Avviso pubblico per la nomina del Garante per la disabilità a Vibo Valentia copiato da quello del Comune di Guidonia Montecelio, centro alle porte di Roma. Accade al Comune di Vibo Valentia e l’avviso anziché riportare la firma della dirigente di “palazzo Luigi Razza”, Adriana Teti, riporta quella della dottoressa Carola Pasquali, dirigente del Comune di Guidonia Montecelio. Gli aspiranti candidati, secondo tale avviso del Comune di Vibo, non dovranno inviare la Pec a “palazzo Luigi Razza”, ma al Comune di Guidonia Montecelio al seguente indirizzo: protocollo@pec.guidonia.org.
La nuova “creatività” degli uffici del Comune di Vibo – che a quanto pare non conosce confini e copre di ridicolo un’intera città – ha avuto ieri vasta eco fra i consiglieri comunali ed anche fra i componenti della stessa giunta comunale. L’ennesima figuraccia che ha portato già in serata alla cancellazione dell’avviso dall’albo pretorio del Comune di Vibo non senza però lasciare “traccia” della cancellazione. La nuova “perla” di “Palazzo Luigi Razza” arriva peraltro a pochi giorni da altra “opera d’arte” confezionata dal Comune di Vibo relativa all’utilizzo dei fondi ottenuti dal Comune nell’ambito del bando “senza fissa dimora” quando l’assessore alle Politiche sociali Rosamaria Santacaterina aveva sostenuto che la scadenza del bando era stata prorogata da dicembre 2021 a quello successivo e che gli uffici avevano già utilizzato e rendicontato la somma di 30.000 euro. [Continua in basso]
Era poi emerso che non era stata concessa nessuna proroga, esistendo solamente una richiesta avanzata in tal senso dalla Regione al Ministero rimasta senza riscontro, mentre per quanto concerne le somme rendicontate, gli uffici avevano rendicontato spese per un importo doppio rispetto ai 15.000 euro effettivamente incamerati, con la dirigente Adriana Teti che ha affermato come le somme indicate dall’assessore Santacaterina (30.000 euro) sono state prelevate da un diverso capitolo di spesa, quello relativo al “fondo povertà”, utilizzate in parte per i buoni spesa e poi rendicontate alla Regione.
L’avviso pubblico relativo al Garante per la disabilità, copiato maldestramente da quello del Comune di Guidonia Montecelio, rappresenta ora la “ciliegina” sulla torta su quanto avviene a “Palazzo Luigi Razza” e sulle mancate assunzioni di responsabilità a più livelli. Con buona pace di quanti avrebbero invece il compito di controllare che certe cose non accadano ed essere quindi conseguenziali rispetto a quanto predicano in ogni manifestazione pubblica. Nulla accade mai per caso e la città tutta paga oggi il prezzo di chi semplicemente non si sta dimostrando all’altezza del proprio compito e fa fatica ad ammetterlo.
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