L’Anpi Vibo celebra la sua prima assemblea congressuale
L’associazione tutta, sabato prossimo, sarà chiamata a discutere e aggiornare la sua linea politica, adeguandola alle nuove problematiche.
Sabato 12 marzo, alle ore 16, nella sala grande della Cgil a Vibo Valentia, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) celebrerà la sua prima assemblea congressuale. Costituita formalmente nel 2010, aggregando inizialmente qualche decina di iscritti, è andata nel tempo crescendo fino ad arrivare ai 150 iscritti di oggi.
A comunicarlo è il presidente provinciale Silvestro Scalamandrè, il quale ricorda come «su impulso iniziale del compianto e mai dimenticato Andrea Frezza, si è aggiunta la preziosa e significativa collaborazione di personalità quali Peppino Lavorato, Pasquale D’Agostino, Michele Contartese e altri ancora. L’associazione è andata progressivamente affermandosi promovendo iniziative di grande valore politico e culturale in città e nel territorio. L’Anpi ha riacceso la fiaccola dell’antifascimo, recuperato la memoria storica della resistenza, rilanciato il valore ideale, culturale, politico e morale della Costituzione».
In questi anni «abbiamo chiamato alle iniziative partigiani ancora in vita della nostra realtà e assegnato loro la tessera “ad Honorem”: Domenico Mazzitelli, Francesco Restuccia, Salvatore Staglianò, Carmine Fusca. Onorata la memoria di Saverio Papandrea, Vinicio Cortese, Emilio Sacerdote, medaglie d’oro al valor militare».
L’associazione tutta sarà chiamata a discutere e aggiornare la sua linea politica, adeguandola alle nuove problematiche poste dallo stato di crisi socio economica del paese e alle risposte che a essa sta offrendo la politica. L’azione di governo finora messa in campo, sempre più chiaramente indica che la via intrapresa per superare la crisi è quella di ridurre il campo dei diritti dei lavoratori e contrarre gli spazi di democrazia e partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
La riforma Costituzionale al varo del parlamento e la legge elettorale (Italicum) è fonte di grande preoccupazione per i rischi di involuzione autoritaria cui è sottoposto il nostro ordinamento democratico. L’Anpi è già impegnata in tutto il Paese a fare fronte comune con associazioni, forze politiche e sociali, e con ogni singolo cittadino che, riconoscendosi nei valori fondanti della costituzione repubblicana, condividano la necessità di una mobilitazione attiva e diffusa per impedire che il paese precipiti in una situazione di caos istituzionale e nell’incertezza di una democrazia senza partecipazione popolare. Di questo e molto altro si discuterà. Un bilancio del lavoro svolto e soprattutto, una riflessione su quello da svolgere.