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Serra, Figliucci: «Irrisolte le questioni dell’ospedale e dell’Agenzia delle Entrate»

Pur considerando una buona notizia l’arrivo di una Tac e di un mammografo, per il consigliere di minoranza l'urgenza è assumere medici ed infermieri

Serra, Figliucci: «Irrisolte le questioni  dell’ospedale e dell’Agenzia delle Entrate»
L'ospedale di Serra San Bruno

Il consigliere di minoranza Biagio Figliucci esprime un giudizio negativo rispetto alle azioni messe in campo per tutelare la comunità serrese dai processi di razionalizzazione che stanno interessando diversi settori.
«È il momento – sostiene – di impegnarsi davvero per il territorio invece di insistere con la politica dei selfie e delle apparenze che non rispecchiano la realtà. Sempre più servizi vengono a mancare, ma sembra che i problemi non vengano compresi nella loro gravità».

«Urge assumere medici e infermieri»

Figliucci si concentra sulla sanità e, pur considerando una buona notizia l’arrivo di una Tac ed un mammografo che comunque sono stati acquistati grazie ad una vecchia gara, ritiene che l’urgenza sia quella di «assumere medici, infermieri e personale specializzato per far funzionare adeguatamente i reparti».
«Che fine ha fatto – si domanda – la seconda ambulanza? Ed il progetto dell’elisoccorso notturno? Troppe cose – afferma – vengono accantonate con disarmante semplicità e si preferisce dedicarsi ad inutili passerelle. I sindaci del comprensorio devono svegliarsi e portare avanti decise battaglie a favore di un’area che oggi è abbandonata. Non lo stanno facendo e le loro azioni sono blande e senza effetti tangibili. E il commissario dell’Asp deve portare risultati, non prestarsi a far da spalla alla politica».

Lo sportello dell’Agenzia delle Entrate

In riferimento poi alla situazione dello sportello serrese dell’Agenzia delle Entrate, Figliucci rileva che «gli sportelli telematici non sono funzionali rispetto alle esigenze della popolazione o comunque sono insufficienti rispetto alla domanda dei servizi. Mi risulta – asserisce – che l’Agenzia delle Entrate abbia chiesto degli spazi all’Amministrazione comunale, che solo per via verbale avrebbe dato la sua disponibilità. Il risultato è che oggi lo sportello della nostra cittadina è chiuso e quello di Vibo opera con soli 4 dipendenti. Con tutta evidenza, ciò crea disagi ai professionisti ed ai cittadini, mentre la politica locale non intraprende interventi decisi ed efficaci. È chiaro – conclude – che le aspettative erano tante e che questa Amministrazione abbia ampiamente deluso i serresi».

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