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Comune di Vibo, Piano di riequilibrio di nuovo in Consiglio: dura reazione del gruppo del Pd

Stefano Luciano, Stefano Soriano e Laura Pugliese stigmatizzano la scelta di rimodulare il documento contabile già bocciato dalla Corte dei Conti. L’accordo poi con l’Ifel rappresenta un atto di «sfiducia» nei confronti dell’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo

Comune di Vibo, Piano di riequilibrio di nuovo in Consiglio: dura reazione del gruppo del Pd
Il Comune di Vibo Valentia
Il sindaco Maria LImardo

«I toni arroganti e spavaldi utilizzati nella proposta di delibera numero 1 del 28 gennaio, non consentono di esprimere un voto favorevole sulla stessa. Dopo l’autorevole e netta bocciatura del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale da parte della Corte dei Conti, ci si sarebbe aspettati un atteggiamento più cauto e meno borioso di quello che emerge dal tenore della predetta delibera che è, a dir poco, aberrante e, al contempo, poco edificante nell’ottica di un esito positivo derivante dalla rimodulazione del Piano stesso. Non che codesto atteggiamento ci sorprenda, considerato che l’arroganza e la temerarietà sono caratteristiche tipiche dell’amministrazione Limardo che, ancora, una volta, ben lontana dai processi democratici e partecipativi, continua ad operare in soliloquio, rifuggendo ogni necessario confronto con le forze di opposizione, quasi costringendo i consiglieri comunali, considerata l’imminente scadenza dei tempi, all’approvazione di una delibera, dai contenuti assai discutibili, sia nella forma che nel merito».

Questo l’inizio di una nota firma dei consiglieri comunali del Partito democratico al Comune di Vibo Valentia Stefano Luciano (capogruppo), Stefano Soriano e Laura Pugliese, dopo che l’amministrazione ha deciso di portare in consiglio comunale la proposta di rimodulazione del documento contabile grazie  alla Legge di bilancio 2022, la numero 234 del 30 dicembre scorso, che prevede la possibilità di rimodulare proprio Piano di riequilibrio finanziario (presentato nel 2019 per evitare un eventuale secondo dissesto e bocciato lo scorso ottobre dalla Corte dei conti) per quegli enti che lo abbiano approvato prima della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19. Proprio ai fini di una possibile rimodulazione, è stato inserito in via d’urgenza un punto all’ordine del giorno per il Consiglio comunale convocato per domani mattina. [Continua in basso]

Nessuna discussione in Commissione

«Intanto  – proseguono i consiglieri di minoranza – con non poca indignazione, si evidenzia come la stessa proposta di delibera pervenga direttamente in aula, “rifilata” in un Consiglio comunale, già convocato per altra materia, senza, cioè, che la stessa sia stata previamente discussa nella competente Commissione e, che, tra le altre cose, avrebbe consentito al consigliere comunale di apportare quei contributi, anche migliorativi della stessa delibera, facendo risparmiare al Comune di Vibo Valentia l’ennesima figuraccia, considerati i diversi e costanti elementi, riportati nella delibera, non corrispondenti a realtà».  

Il capogruppo del Pd Stefano Luciano

Per la minoranza, dunque, «ancora una volta, l’amministrazione dimostra di operare in maniera poco trasparente, producendo atti con tante inesattezze. Intanto, l’amministrazione Limardo, nel tentativo di sottrarsi a precise e ben circoscritte responsabilità proprie, nella bocciatura del Piano di riequilibrio, non può affermare, come in realtà afferma, che “non aveva alcuna conoscenza degli errori pregressi” che non poteva che fare un legittimo “affidamento sulla bontà di tali valutazioni..”, né che le criticità contenute nei disavanzi, fino al 2020, fossero “non conosciuti né conoscibili”. Tanto, non può essere in alcun modo accettato, poiché, più volte l’amministrazione Limardo, è stata messa in guardia, sulla necessità di approfondire le poste di bilancio, soprattutto, quelle introdotte dalla nuova contabilità armonizzata,  attese le documentate lacune degli uffici finanziari e gli evidenti limiti della dirigenza in materia contabile; la comunità vibonese, dalla nomina di un assessore “tecnico” al Bilancio, si sarebbe aspettata e ne aveva il diritto per reclamarla,  maggiore attenzione, scrupolosità, e minore superficialità, rispetto a quella profusa nell’approccio all’elaborazione del piano di riequilibrio stesso.  Assai tardive – prosegue la nota del Pd – sono state le tanto decantate condotte “virtuosamente orientate alla rimozione delle pregresse patologie contabili”, poste in essere solo dopo che la Corte dei Conti le aveva evidenziate, sollecitando i successivi atti del Comune.  Diversamente da come l’attuale amministrazione vorrebbe far passare, dunque, secondo la consueta forma di autocelebrazione e/o esaltazione del proprio operato,  il ricalcolo effettuato, altro non è stato che un preciso adempimento, dunque, a conferma, della bontà dei puntuali rilievi mossi dalla Corte dei Conti. In ogni caso, lo stesso assessore al Bilancio non poteva non conoscere la situazione contabile del Comune di Vibo Valentia, avendo, già, in passato, collaborato con il Comune di Vibo Valentia». [Continua in basso]

«Confermate le nostre osservazioni»

Peraltro, oggi, – si fa notare – «trovano conferma le osservazioni avanzate dai sottoscritti, in merito all’assenza di una linea guida tecnico-giuridica che supportasse le attività connesse all’elaborazione del Piano di riequilibrio. Infatti, con l’approvazione della delibera di giunta comunale numero 6 del 25 gennaio 2022,  l’amministrazione Limardo addiviene ad un accordo con Ifel (Istituto per la finanza e l’economia locale) per supporto ai Comuni in materia di finanza locale. Tanto, seppur  indirettamente, finisce con il dare ragione a noi che non abbiamo mai lesinato di evidenziare la mancanza  di adeguate competenze dei dirigenti comunali, che seriamente finisce per mettere a rischio la credibilità del Comune di Vibo Valentia. Purtroppo – è scritto ancora nel testo della nota – ciò non rappresenta un fatto episodico, né isolato, ove si consideri, da ultimo, il recente intervento del Tar Calabria che ha sonoramente cristallizzato una situazione di inadempienze, in capo all’amministrazione, che non si possono più tollerare».

Annunciato il voto contrario

Maria Teresa Nardo, assessore al Bilancio

Tale stato di cose, «non consente ai sottoscritti di votare favorevolmente la delibera di rimodulazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, perché contenente numerose inesattezze, incentrata, con toni arroganti e poco garbati, a criticare la Corte dei Conti e a difendere un operato manchevole e assai superficiale». I consiglieri democrat chiedono, invece,  all’amministrazione Limardo, «d’iniziare ad occuparsi,  più che di aspetti formali ed effimeri nella gestione del Comune, a realmente concentrarsi sulla sostanza delle questioni e a calarsi  nel reale contesto cittadino, considerato l’evidente scollamento dell’amministrazione Limardo  dalle contingenze ed emergenze della comunità vibonese. Non possiamo non rilevare che sull’atto deliberativo (delibera di giunta numero 6 del 25 gennaio 2022) tra Comune di Vibo Valentia e Ifel risulti l’assenza, anche in tale strategica e delicata questione, dell’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo. Tanto induce noi consiglieri di opposizione – concludono gli interessati – a considerare tale circostanza come una sorta di sfiducia da parte del sindaco nei confronti dell’assessore al Bilancio, nominata quale “super esperta” in materia giuridico-contabile e che ora si troverà costretta a collaborare sotto le direttive dell’Ifel».

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