Mileto, Vardaro accusa il sindaco Giordano di cattiva gestione del settore rifiuti
Candidatosi nel 2019 a consigliere con “Insieme per crescere”, imputa alla maggioranza di non aver mantenuto le promesse. Dure critiche anche alla minoranza
La decisione di aumentare il costo di conferimento dei rifiuti in discarica, emersa dall’ultima riunione dell’Ato (Ambito territoriale ottimale), fa discutere anche sul territorio di Mileto. Al riguardo, il sindaco Salvatore Fortunato Giordano ha invitato la popolazione a differenziare di più per alleviare le spese a carico del Comune. Oggi nei suoi confronti arrivano le critiche di Cristian Vardaro, candidatosi alle elezioni del maggio 2019 consigliere nella lista “Insieme per crescere”, antagonista di quella dell’attuale sindaco. «Per come dichiarato qualche tempo fa dall’assessore al ramo – afferma – questa Amministrazione ha ereditato un percentuale di raccolta differenziata pari al 48%; nell’anno 2019 la percentuale è stata del 50,85% e nel 2020 del 57,69%, dati fornitomi dal sindaco, che dovrebbero essere riportati sul sito del Comune, nell’apposito portale “Gestione dei rifiuti urbani”, visto che spesso si sventola la bandiera della trasparenza ma nei fatti non si attua. L’attuale ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti ormai da anni ha sottoscritto, per come da gara d’appalto, un nuovo contratto per la durata di 24 mesi a partire dal 1 Giugno 2019, stesso periodo di insediamento di questa Amministrazione, che durante la campagna elettorale aveva promesso: “la revisione e riorganizzazione della raccolta differenziata attraverso azioni mirate, tese a sensibilizzare con iniziative informative e culturali una raccolta differenziata seria, sistematica e continua, finalizzata al risparmio economico attraverso soluzioni con microchip che consentano agevolazioni per i cittadini più virtuosi oltre all’opportunità di un indotto occupazionale”.
La ditta appaltatrice dal canto suo – aggiunge – ha sottoscritto un contratto dove si è impegnata a informare e sensibilizzare tutte le utenze affinché contribuiscano al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata per i due anni successivi attraverso affissioni, comunicati stampa, incontri nelle scuole”, per come previsto dall’art. 30 del capitolato speciale d’appalto; inoltre, in base all’art. 25 dello stesso capitolato, avrebbe dovuto fornire i sacchetti biodegradabili per la raccolta dell’umido; infine, nel caso non veniva raggiunta la percentuale minima stabilita, la ditta si impegnava a sostenere il corrispettivo del costo di trattamento e smaltimento della quantità di rifiuti urbani indifferenziati pari alla differenza tra la percentuale raggiunta (50,85% nel 2019 e 57,69 nel 2020) ed il minimo atteso (65%) art. 42 del capitolato». Snocciolati i dati, Vardaro fa a questo punto le sue considerazioni, sottolineando che l’attuale amministrazione a distanza di due anni e mezzo «non solo non ha mantenuto quanto promesso in campagna elettorale per far sì che vengano premiati quei cittadini onesti e allo stesso tempo virtuosi a discapito di quanti non pagano affatto la spazzatura, ma addirittura ha buttato alle ortiche quella opportunità di risparmio per i cittadini e di indotto occupazionale che la Regione Calabria aveva proposto attraverso la realizzazione di una discarica nel nostro territorio, opportunità che forse vedrà la luce nel territorio del Comune di Dinami.
Questa Amministrazione – rincara – non è riuscita nemmeno a far rispettare le varie clausole del contratto d’appalto, con l’aggravante che ha corrisposto e continua a corrispondere mensilmente la cifra di oltre 51 mila euro quando invece, avrebbe dovuto applicare la penale per il mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata e quindi un risparmio non solo per le casse comunali ma anche per i cittadini, quei cittadini che pagano onestamente i tributi». A seguire, tre specifiche richieste: «Quanti sono quelli che non pagano la spazzatura? Cosa ha messo in atto questa Amministrazione per contrastare questa illegalità diffusa ormai da anni?» E, ancora, «quali sono i motivi veri per cui, nonostante le promesse elettorali, non sono state attivate le Isole di prossimità, ancora oggi vere cattedrali nel deserto?». L’intervento di Vardaro si conclude sottolineando «che non si possono scaricare sempre sulla cittadinanza le responsabilità di altri» e puntando il dito «sull’assoluto silenzio di una minoranza evanescente».