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Pd vibonese verso il congresso: da Papillo, Luciano e Mirabello appello all’unità ma nel cambiamento

Conferenza stampa stamani nella sede democrat di via Argentaria: «Folle pensare di porteci “spartire” le spoglie di un partito in difficoltà. Al contrario pensiamo che proprio la condizione in cui si trovi oggi il Partito democratico necessiti di una grande chiamata alla responsabilità per la rigenerazione»

Pd vibonese verso il congresso: da Papillo, Luciano e Mirabello appello all’unità ma nel cambiamento
Da sinistra Vitaliano Papillo, Stefano Luciano, Michele Mirabello e Vincenzo MIrabello

Un appello all’unità. Forte, sentito. Pubblico e a tratti anche accorato. Perché un partito in frantumi si ricostruisce «insieme» e non andando in ordine sparso, tanto meno «mostrando i muscoli». E soprattutto perché la richiesta arriva dal basso: ossia da militanti e simpatizzanti, ma anche dalla gente comune che oggi sembra non avere più punti di riferimento nell’area riformista vibonese, per via di un Pd a pezzi da tempo. Chiusa, dunque, il 31 dicembre scorso, la campagna di tesseramento in vista del prossimo appuntamento congressuale che servirà ad eleggere il nuovo segretario provinciale, il Partito democratico vibonese cerca, vuole, aspira a ripartire ed a ritrovare finalmente una strada comune da fare percorrere a tutte le anime che popolano il vario mondo democrat. E, dunque, poter arrivare al congresso con una candidatura unitaria alla segreteria provinciale, che sia la sintesi giusta per unire e non per dividere i dem locali. [Continua in basso]

Sono stati fin troppo chiari questa mattina in conferenza stampa Michele Mirabello (Area Progressista), già consigliere regionale dem, Vitaliano Papillo (Area Riformista), attuale sindaco di Gerocarne e presidente del Gal “Terre Vibonese”, e Stefano Luciano (Area Liberal), capogruppo consiliare democrat al Comune capoluogo. Presente al tavolo anche Vincenzo Mirabello (Area Riformista). Assente, invece, l’attuale segretario Enzo Insardà, ma – è stato puntualizzato – «quest’ultimo ha dato la sua disponibilità a un processo di rinnovamento. Insardà – è stato chiarito ancora – è a disposizione del partito». Parlando davanti ai giornalisti, nella sede della Federazione provinciale di via Argentaria, i tre esponenti del Pd vibonese hanno parlato un unico linguaggio e hanno lanciato un solo messaggio a chi oggi pensa di andare al congresso senza prima aprire un dialogo costruttivo, un confronto: per Michele Mirabello, Vitaliano Papillo e Stefano Luciano, insomma, serve unità ma che affronti un percorso di discontinuità e cambiamento. Adesso bisognerà solo attendere dall’altra sponda del Pd, vale a dire quella che fa capo all’ex consigliere regionale e già sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone, peraltro mai citato questa mattina dai tre, in che termini verranno lette e interpretate le parole dette in via Argentaria.

Ecco cosa hanno detto…

Michele Mirabello

Da Michele Mirabello, Vitaliano Papillo e Stefano Luciano, dunque, interventi brevi, ma le parole sono state ben meditate, una per una. Il primo ad aprire l’incontro con la stampa è stato l’ex consigliere regionale: «Noi – ha fatto presente – rappresentiamo tre aree del Partito democratico, non correnti, perché non abbiamo l’ambizione di costituire correnti, ma abbiamo delle sensibilità all’interno del Pd: l’area progressista, l’area Liberal, rappresentata da Stefano Luciano, e l’area Riformista rappresentata da Vitaliano Papillo ed Enzo Mirabello. Queste aree oggi sentono l’esigenza di fare un’attività di comunicazione prima di tutto alla comunità democratica, al territorio vibonese e alla stampa, perché  – ha spiegato Michele Mirabello – crediamo sia arrivato il tempo di costruire un partito nuovo con idee nuove. Nel senso che la fotografia del partito che deriva e che viene dalla campagna di tesseramento che abbiamo appena concluso ci permette di dire due cose: l’operazione di tesseramento, così controllato e calmierato, ci ha dato l’opportunità di individuare le adesioni genuine al Pd, dall’altra ci dà l’opportunità di ricostruire il partito, di rigenerarlo, applicando il principio individuato nella campagna di tesseramento che è quello di guardare il partito con occhi nuovi. Per questa ragione ci approcceremo alla campagna congressuale senza alcuna autoreferenzialità, senza volontà di autoproporre nulla, ma facendo un grande appello all’unità. Pensiamo che siamo in una condizione in cui sia folle pensare di porteci “spartire” le spoglie di un partito in difficoltà. Al contrario – ha rimarcato sempre l’interessato – pensiamo che proprio la condizione in cui si trova oggi il Partito democratico necessiti di una grande chiamata alla responsabilità per la rigenerazione». [Continua in basso]

Ma, per Michele Mirabello, «responsabilità significa che dovremo affrontare questa fase con un principio di autonomia del territorio vibonese molto forte. I gruppi dirigenti del Vibonese dovranno avere la capacità di sedersi intorno ad un tavolo e di decidere in autonomia le sorti del partito e la gestione unitaria del partito stesso. Inoltre, abbiamo fatto in quanto partito un grande investimento sulla figura di Nicola Irto, che chiamiamo in causa. Infine, rivolgiamo un appello oltre che a Nicola Irto, alle due cariche istituzionali principali del partito che sono il deputato Antonio Viscomi e il consigliere regionale Raffaele Mammoliti. Pensiamo, quindi, che questo processo unitario debba essere guidato da queste tre figure. E siamo qui per dire che abbiamo ricevuto un segnale di allarme dai nostri iscritti, che hanno manifestato una certa preoccupazione. E, quindi, per raccogliere questo segnale non siamo qui oggi per proporre alcuna candidatura ma  – queste le conclusioni dell’ex rappresentante di Palazzo Campanella – per lanciare un appello a tutto il partito affinché si possa discutere insieme perché non è più il tempo delle divisioni».

Vitaliano Papillo

A seguire l’intervento di Vitaliano Papillo: «Porto un’esperienza che è quella di un ascolto forte del territorio che è avvenuto durante le Regionali e il tesseramento appena concluso. Dal territorio è arrivato un segnale di grande fiducia nel Partito attuale, nel modo diverso di procedere rispetto al passato. C’è tanta gente che finalmente vuole riprendere la tessera del partito, che vuole riavvicinarsi al partito. Un partito che, purtroppo, si è ridotto ai minimi termini. Esistono interi circoli ormai chiusi da tempo. Per questa ragione, – ha detto sempre il sindaco di Gerocarne – tanti amici, tante democratiche e democratici ci hanno chiesto con forza un ripartenza. Mi sento, dunque, sulle spalle il peso della responsabilità di venire incontro al grido proveniente da vecchi e nuovi iscritti, e da tanti che ancora non si sono iscritti ma sarebbero pronti a farlo non appena cominceranno a vedere segnali del cambiamento che ci chiedono fortemente». [Continua in basso]

Detto questo, Vitaliano Papillo ha ribadito che da qui oggi «parte un segnale chiarissimo sul quale non ci sono prove di forza, non si vogliono marcare divergenze o differenze. Oggi lanciamo un appello chiaro all’unità del partito, nella convinzione che lo stesso partito possa esprimere tantissimo. Ha, dunque, un potenziale enorme. Deve acquisire, però, coraggio e mettere da parte alcuni metodi che non ci appartengono. E per fare questo dobbiamo stare insieme ed uniti.  Mi ricollego a quanto detto da Mirabello su Irto, che è la figura che aspettavamo. È il segnale importante su cui vogliamo costruire la nostra federazione. Riconosciamo, inoltre, nelle figure dell’onorevole Viscomi e del consigliere regionale Mammoliti le personalità con cui volgiamo costruire questo nuovo partito. In conclusione, aggiungo che guardiamo con grande interesse all’area centrale e non possiamo più chiuderci all’interno dei confini provinciali. Esiste una grande area, che è quella centrale, con la quale – ha chiuso il primo cittadino – cominciando a dialogare e a stare insieme potremo tutelare sempre di più il nostro territorio».

Stefano Luciano

La conferenza stampa è stata chiusa da Stefano Luciano: «Siamo qui  – ha esordito – per affermare con forza la necessità di portare il Pd al centro delle dinamiche politiche provinciali. Il destino di questa provincia, in termini sociali ed economici, dipende dalla presenza in maniera preponderante di una forza politica democratica, popolare e liberale che sappia mettere al centro dell’agenda programmatica i reali bisogni dei cittadini. Non siamo qui per dare sfogo alle nostre ambizioni personali, ma per metterci a disposizione di questo progetto. È fondamentale evidenziare che siamo al servizio di un progetto politico inclusivo ed aperto a tutti che veda il Pd essere forza di rinnovamento e di rigenerazione che sono due formule per acquisire credibilità e centralità. È per questo   -ha detto ancora il capogruppo – che chiediamo a tutti i dirigenti, a tutti gli iscritti, ai simpatizzanti, a chi si riconosce nel centrosinistra di aiutare questo processo, questo impegno. Un impegno che punta a rimettere il Pd al centro ma un Pd che deve essere nuovo. Facciamo un appello all’unità – ha spiegato sempre Stefano Luciano – e circoscriviamo un’azione politica in due concetti: cambiamento e discontinuità. E noi vogliamo essere il motore di questo cambiamento. Solo azionando il motore del cambiamento potremo riconquistare la scena politica, potremo arginare dalla gestione delle amministrazioni il centrodestra e soprattutto valorizzeremo le belle presenze che fino ad oggi sono state alla porta, perché non c’era questo motore del cambiamento. Mi riferisco a Valeria Giancotti, a Sergio Rizzo, ad Antonio Maida, a Pasquale Petrolo, a Claudia Gioia e a Claudia Pugliese, che sono delle risorse importanti che possono dare un contributo fondamentale per ritornare al centro della scena politica e per azionare quel cambiamento che viene richiesto non soltanto dagli iscritti ma   -ha concluso il capogruppo demo – da tutti i cittadini che aspettano con ansia la ricomposizione e la costruzione di questa grande forza democratica e popolare che è rappresentata dal Partito democratico».

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