Comune di Sant’Onofrio, la maggioranza replica al gruppo Tre Spighe: «Basta invenzioni»
Difeso l'operato dell'amministrazione ed invitati i consiglieri di minoranza ad inoltrare interrogazioni sulle varie problematiche sollevate, dalla depurazione al cimitero, dalle determine contestate alla rete idrica sino al la nuova discarica
Continua il botta e risposta tra la maggioranza consiliare di Sant’Onofrio e l’opposizione rappresentata dal gruppo “Tre spighe”. A prendere posizione, dopo l’articolo pubblicato nei giorni scorsi, i consiglieri di maggioranza: «C’è qualcuno che si nasconde dietro la “onorabile bandiera delle Tre Spighe” per continuare ad inventare e spacciare menzogne. Non sono bastati, ma, d’altronde non potevano bastare 80 giorni di nuovo governo al Comune di Sant’Onofrio, per sanare, ove possibile, tutti i guai lasciati in eredità dall’amministrazione Maragò. Se si vuole fare un’opposizione chiara e trasparente c’è un’eccezionale arma a disposizione della minoranza nonché di voi ex amministratori. Si chiama “Interrogazione”, da lanciare a chi pensate sia responsabile in seno al Consiglio comunale. Quale sede migliore se non quella del consesso consiliare per inchiodare ognuno alle proprie responsabilità?». Gli amministratori puntualizzano: «Vi invitiamo a proporre interrogazioni ed a chiedere sulle responsabilità: [Continua in basso]
- del danno ambientale del depuratore oggetto di sequestro;
- del danno economico sul progetto di adeguamento sismico della sede comunale;
- di determinazioni illegittime;
- su eventuali interessi per una realizzazione di una nuova discarica ed Ecodistretto su un’area, in parte, già sottoposta a sequestro nonché a vincolo escludente per qualsiasi tipo di impianto per il trattamento dei rifiuti;
- sulle problematiche della rete idrica e dei relativi nuovi interventi;
- sul perché non si può dare inizio ai lavori di completamento del cimitero».
Quindi l’affondo: «Non sarà il sindaco ad addebitare a voi le colpe del danno ambientale provocato dal depuratore ma saranno gli inquirenti ad indicare i responsabili. Di solito i bambini che rubano le caramelle sono pronti subito a dire: io non sono stato, incolpando altri. È bene – aggiunge la maggioranza – che i cittadini sappiano che non possiamo iniziare i lavori della sede comunale perché l’amministrazione Maragò ha dato incarichi a destra e a manca, anche non necessari perché doppi, superando la somma concessa dalla Regione Calabria. Oltre 20 mila euro in più non contemplati nel finanziamento concesso, ragion per cui la Regione Calabria chiede, con nota del 15 dicembre 2021, la rimodulazione della spesa per il mancato rispetto delle somme concesse».
I consiglieri di maggioranza ribadiscono di stare operando all’insegna della legalità e della trasparenza assoluta: «Per quanto riguarda i Cis, contratti istituzionali di sviluppo, il Comune di Sant’Onofrio ha inoltrato, in data 14 dicembre 2021, una prestigiosa proposta progettuale per un importo di 7,5 milioni di euro per la “Riqualificazione urbana del Centro storico” che prevede, tra l’altro, l’acquisizione ed il recupero di vecchi fabbricati e ruderi da destinare al social housing. Sarebbe bene – conclude la nota dell’amministrazione – parlare quando si è a conoscenza dei fatti e non a vanvera».
LEGGI ANCHE: Sequestro del depuratore di Sant’Onofrio, salgono a quattro gli indagati