giovedì,Novembre 28 2024

Comune Vibo, la Giunta approva il Piano di riequilibrio

Certificata una massa passiva di 24,5 milioni di euro. Il sindaco e l’assessore al Bilancio: «Purtroppo non siamo in condizione di alleggerire i tributi, d’ora in avanti ci sarà massima trasparenza sui conti pubblici»

Comune Vibo, la Giunta approva il Piano di riequilibrio

La giunta comunale di Vibo Valentia ha approvato il Piano di riequilibrio che verrà sottoposto al vaglio del consiglio comunale il prossimo 5 agosto. Si tratta di un provvedimento cruciale per tentare di evitare un secondo dissesto finanziario che comprometterebbe ancora di più le ipotesi di ripresa dell’ente. Il sindaco Maria Limardo e l’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo intervengono con una nota congiunta: «Sono soddisfatta per il lavoro fatto in poco più di un mese – commenta il primo cittadino – con cui è stato approvato un documento che punta al rilancio dell’Ente attraverso un Piano di riequilibrio finanziario articolato, chiaro e realistico nelle sue linee guida e negli obiettivi che si pone. Uno strumento con cui ci si propone di uscire dalla palude, scongiurando l’ipotesi del dissesto finanziario che avrebbe certamente provocato pesanti conseguenze per l’intera comunità, vanificando tutti gli intendimenti di questa amministrazione che, è bene ricordarlo, si è trovata di fronte un quadro economico fortemente a rischio, a causa di scelte – e di non scelte – che hanno caratterizzato la politica nel recente passato». 

L’approvazione di questo Piano, invece, «ci consente di guardare con un po’ più di fiducia al futuro, consapevoli però del grande lavoro che ci aspetta da qui in avanti per rispettare gli impegni che ci siamo assunti. È certamente un impegno ambizioso ripristinare l’equilibrio di bilancio e quindi ripianare l’intero disavanzo in un tempo di 15 anni con misure, già adottate contestualmente al piano, che prevedono una costante revisione della spesa e, nello stesso tempo, con un aumento della capacità di riscuotere le entrate. Con lo stesso senso di responsabilità che ci ha fin qui contraddistinto, continueremo a lavorare affinché la città possa risollevarsi grazie alla lungimiranza di politiche capaci di perseguire realmente l’interesse generale». Infine dal sindaco un ringraziamento ai colleghi della giunta e al personale del Comune che ha lavorato senza sosta. «Naturalmente – conclude – ci auguriamo che anche la Corte dei conti e la commissione ministeriale che esamineranno il piano ne certifichino l’efficacia e la capacità di chiudere le delicate questioni aperte». 

«Siamo certamente soddisfatti del lavoro fatto – dice l’assessore Nardo – anche perché il quadro generale da cui siamo partiti non faceva presagire niente di buono vista l’entità della massa passiva che siamo riusciti a quantificare dopo una puntuale ricognizione dei fattori di squilibrio, dei debiti fuori bilancio e delle potenziali passività specie per il contenzioso. Con il Piano, abbiamo quantificato in 24.495.227,98 euro la massa passiva, a cui si sono aggiunti accantonamenti per rischi potenziali definiti con puntualità in questa sede. Abbiamo deciso, nel Piano di riequilibrio, di impegnare per i primi esercizi finanziari una quota minore di ripiano del disavanzo adeguando a 5.162.452,22 il Fondo crediti di dubbia esigibilità. Tale decisione è stata adottata al fine di rendere realistica e veritiera la capacità di assorbimento del disavanzo, in presenza di un bilancio ormai “impegnato” per il 2019, e per sostenere eventuali criticità che potrebbero ancora presentarsi. Il nostro intendimento era certamente quello di alleggerire la pressione fiscale ma purtroppo la situazione contingente e gli obblighi derivanti dal Piano ci hanno costretto a mantenerla inalterata nel breve e medio periodo. Abbiamo lavorato in un quadro giuridico e amministrativo complesso in continua evoluzione con emergenze e scadenze improrogabili da rispettare. Ora naturalmente l’auspicio è quello di riuscire quanto prima a chiudere con il passato e impostare in modo efficace i prossimi documenti di bilancio garantendo alla città una gestione oculata e trasparente dei conti pubblici».

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