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Comune e conti in rosso, M5S e “Vibo democratica”: «Si porti in Consiglio il ricorso contro la Corte dei Conti»

I consiglieri comunali di minoranza denunciano un modus operandi del centrodestra simile all'affondamento del Titanic

Comune e conti in rosso, M5S e “Vibo democratica”: «Si porti in Consiglio il ricorso contro la Corte dei Conti»
Il Comune di Vibo Valentia

«Rimaniamo basiti di fronte all’annuncio di una unilaterale conferenza stampa convocata in fretta e furia dal sindaco Limardo sulla delibera della Corte dei Conti di Catanzaro n. 132/2021 del 25.11.2021, tenuta nascosta (??) ai consiglieri comunali fino al 6.12.2021, ove non sarà possibile alcun contraddittorio né con i cittadini, né con le forze politiche di opposizione, sulle 124 pagine contenenti le motivazioni della sonora bocciatura del Piano di Riequilibrio predisposto dalla Giunta Comunale».

È quanto fanno sapere, in una nota, i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Domenico Santoro e Silvio Pisani e quelli di Vibo democratica Marco Miceli e Giuseppe Policaro, che aggiungono:  «invochiamo con forza l’apertura di un contraddittorio franco e responsabile sulla questione nel prossimo Consiglio Comunale poiché l’argomento non può esaurirsi e ridursi ad una mera comunicazione di pochi minuti, chiedendo al sindaco di rimettere attraverso il voto di fiducia dell’aula la scelta d’impugnare o meno la deliberazione della Corte dei Conti, con impegno di ulteriori e significative risorse pubbliche per le spese legali necessarie, con assunzione di una piena responsabilità politica sulla questione».

«Non possiamo più tollerare – prosegue la nota – un modus operandi che ha fin qui caratterizzato la guida del  “transatlantico comunale” che ha portato la città, come allora il Titanic, a scontrarsi con un iceberg che ha aperto una fiancata come se fosse una scatola di sardine. Il resto della storia è noto, allora 1523 persone su 2228 morirono, così come è noto il fatto che l’orchestra continuò a suonare per tenere tranquilli i passeggeri della prima classe, ignari del fatto che nella stiva i passeggeri cafoni e puzzolenti delle più disagiate classi della società britannica affogavano come purtroppo avviene al popolo sovrano quando si affida, per scelta o per sorte, agli oligarchi».
«Non è la prima volta, infatti – continuano i consiglieri –  che l’Amministrazione comunale decide di far ricorso avverso ad atti di altre Amministrazioni (vedi Arera tra le più recenti), impegnando per giunta risorse pubbliche dei cittadini, per come ha anche rimarcato la Corte dei Conti nella delibera in questione, con risultati che hanno finito soltanto per aggravare ulteriormente la situazione finanziaria dell’Ente».

«Infine, appare sintomatico il fatto – concludono i quattro portavoce – che questa mattina in prima commissione tutta l’opposizione sia stata costretta a lasciare l’aula per motivi politici, attesa la posizione assunta dalla maggioranza, di negare il dibattito sulla lettura delle ultime pagine della delibera succitata, mettendo, ancora una volta, un bavaglio alla libertà di espressione in aula».

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