Ecco “Fare con Tosi” per «Seppellire la vecchia politica»
Il movimento del sindaco di Verona mette radici nel Vibonese, in particolare a Briatico. Nominati il coordinatore e il vicecoordinatore provinciali, Massara e Staropoli.
Fenomeno nuovo dalle nostre parti, quello del “leghismo” di rimando. Un fenomeno che trova comunque degli epigoni anche in provincia di Vibo Valentia. Se il “salviniano” Piserà è ormai un soggetto più o meno noto agli addetti ai lavori, i “tosiani”, ovvero quelli che si rifanno all’ultimo segretario della Liga veneta e ora promotore del movimento “Fare con Tosi”, sono una novità assoluta anche all’ombra del castello Normanno-Svevo.
In questo caso della Rocchetta, perché è proprio nell’insospettabile borgo marinaro di Briatico che si va radicando il movimento di destra propugnato dal sindaco di Verona. Ad annunciarlo sono i suoi seguaci locali, ovvero l’ex sindaco e attuale assessore di Briatico, Costantino Massara, e l’assessore ai Lavori pubblici del medesimo comune, Carlo Staropoli, rispettivamente nuovi coordinatore e vicecoordinatore provinciali di “Fare con Tosi” come da apposita nomina della segreteria nazionale.
Il perché di tale scelta, è presto detto dagli interessati. Così Massara si dice mosso dall’intento di «Trasmettere entusiasmo e voglia di ripartire a tutti quei cittadini che li hanno persi soprattutto in questi ultimi mesi in cui certa politica ha toccato picchi di demagogia e di bieco populismo forse mai raggiunti nella storia recente. Ci rivolgiamo ai cittadini che credono che le cose in Italia si possano davvero fare, e che per farle si debbano oltrepassare posizioni puramente ideologiche e propagandistiche».
A mettere l’accento sul retroterra ideologico del movimento è Staropoli, il quale riferisce di «una naturale collocazione in un centrodestra determinato, pragmatico e di buon senso, non populista, non demagogico, lontano dalla politica urlata di altri partiti. Noi siamo per fare e non per urlare. “Fare con Tosi” rappresenta anche la possibilità di affrancarsi da una politica vecchia e stantia, una possibilità di seppellire quei politici attaccati alla poltrona, lontani anni luce dai problemi della gente».