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Provinciali a Vibo: presidente a giudizio e partiti muti, Luciano e Pugliese (Pd) si chiamano fuori

Il capogruppo del Partito democratico a sostegno della decisione della consigliera comunale di non candidarsi e disimpegnarsi dal voto. Denunciate «anomalie istituzionali di rilevanza nazionale» e il silenzio del centrodestra

Provinciali a Vibo: presidente a giudizio e partiti muti, Luciano e Pugliese (Pd) si chiamano fuori
In foto da sinistra: Stefano Luciano, Laura Pugliese e Salvatore Solano

«In riferimento alle prossime elezioni provinciali restiamo concretamente in linea con il primo documento sottoscritto dalla federazione provinciale del Pd che ha evidenziato delle “anomalie istituzionali” da rimuovere prima di procedere alla presentazione di una lista e che conteneva un invito a tutte forze politiche del territorio a fare quadrato intorno a tale proposta.  E’ in virtù di tale appello, che i sottoscritti Stefano Luciano e Laura Pugliese hanno deciso di non proseguire lungo la linea della candidatura di quest’ultima alle elezioni provinciali e di evitare inoltre un coinvolgimento attivo delle nostre persone alla tornata elettorale. Rimaniamo ancora oggi con questo convincimento per salvaguardare fattualmente quel messaggio iniziale che il Pd ha inteso lanciare pur rispettando la scelta di alcuni amministratori di centrosinistra di prestare la loro candidatura nell’ambito di una lista civica. [Continua in basso]

Restiamo infine meravigliati del silenzio che ancora una volta ha caratterizzato alcuni esponenti del centrodestra che non hanno speso una parola sul tema e che hanno evitato qualsivoglia confronto anche in una circostanza, come questa, in cui non si era posto un tema politico divisivo ma un tema istituzionale su cui avremmo dovuto necessariamente trovare una sintesi indipendentemente dai colori politici, peraltro su una questione destinata ad avere una risonanza nazionale».

E’ quanto dichiarano in una nota i consiglieri comunali di Vibo Valentia del Pd, Stefano Luciano (che è anche capogruppo del Partito democratico a “palazzo Luigi Razza”) e Laura Pugliese, con quest’ultima che rinuncia ad ogni candidatura in Consiglio provinciale. Nei giorni scorsi il Partito democratico aveva lanciato un appello di “salute pubblica” invitando tutte le forze politiche, di destra e sinistra, a chiedere in maniera compatta le dimissioni del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, rinviato a giudizio per i reati di corruzione, estorsione elettorale e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiose nell’ambito dell’inchiesta “Petrol Mafie” (detta anche Rinascita Scott 2). “L’anomalia istituzionale” di cui parla il Pd è data soprattutto dal fatto che la Provincia di Vibo Valentia ha deciso con decreto presidenziale, firmato dal vicepresidente Domenico Anello, di costituirsi parte civile nella stessa inchiesta che vede Salvatore Solano fra gli imputati unitamente al cugino Giuseppe D’Amico (arrestato per associazione mafiosa, narcotraffico ed una sfilza di altri reati, alcuni dei quali contestati in concorso con Solano).

L’appello del Pd rivolto alle altre forze politiche per chiedere le dimissioni del presidente Salvatore Solano ed andare così al voto non solo per rinnovare il Consiglio provinciale, ma anche per la presidenza ha fatto registrare sinora solo un assordante silenzio da parte di tutti i partiti, centrodestra in primis. Stando così le cose, i due esponenti del Pd, Stefano Luciano e Laura Pugliese, si chiamano fuori dalla competizione elettorale non ravvisando le condizioni necessarie per poter partecipare a fronte di “un’anomalia istituzionale”.
Si resta in attesa delle decisioni delle altre forze politiche, chiuse sinora nel mutismo in ordine al rinvio a  giudizio del presidente Solano ed alla contemporanea costituzione di parte civile dell’ente.

Per il rinnovo del Consiglio provinciale si vota sabato 18 dicembre. La presentazione delle liste potrà essere fatta a partire da domani mattina (sabato 27 novembre), dalle ore 8 alle ore 20, ed a seguire nella giornata di domenica 28 novembredalle ore 8 fino alle ore 12. Ciascuna lista elettorale potrà avere al massimo 10 candidati.  Al voto, per via della “riforma Delrio”, potranno recarsi soltanto i sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni rientranti nel territorio provinciale di Vibo.

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