Comune di Dinami: dichiarato il dissesto finanziario
Diverse le irregolarità imputate dalla Corte dei Conti. Evasione fiscale record e criticità nei bilanci
Il Consiglio comunale di Dinami ha deliberato il dissesto finanziario del Comune prendendo atto dei rilievi della Corte dei Conti. In particolare, i giudici contabili hanno riscontrato già dal 2017 irregolarità e criticità nei consuntivi e nei bilanci ed a nulla sono valse le controdeduzioni inviate alla Corte dei Conti dal sindaco Gregorio Ciccone che aveva parlato di responsabilità da ricercare soprattutto nella precedente gestione amministrativa che vedeva sindaco Maria Ventrice (maggio 2013 – maggio 2018). Per la Corte di Conti vige in ogni caso la “continuità amministrativa” e altri aspetti sulle responsabilità interessano solo la politica.
Otto le criticità evidenziate: irregolare utilizzo delle anticipazioni di liquidità; errata reimputazione dell’entrata dei proventi del servizio idrico integrato e presenza di un residuo attivo di remota provenienza; irregolare gestione dei fondi di cassa vincolati e mancata costituzione di un fondo per il contenzioso; non corretta determinazione dei risultati di amministrazione a partire da quello conseguito dal 31 dicembre 2014; reiterato utilizzo di entrate aventi carattere non ripetitivo per il finanziamento di spese correnti ordinarie; indimostrato rispetto del Patto di stabilità 2014; violazioni di legge per gli esercizi 2014/2015 in ordine alle spese di rappresentanza; mancata rendicontazione delle spese di rappresentanza tra il 2014 e il 2016; tardiva conclusione dell’iter dei contratti decentrati dei dipendenti per il periodo 2012-2015. Colpisce inoltre il dato sull’evasione delle imposte comunali passato dal 17% del 2007 al 70% attuale. “Siamo tutti responsabili di tale dissesto finanziario – ha dichiarato il sindaco Ciccone – sia io come consigliere di minoranza e sia chi ha amministrato male, oltre ai cittadini che evadono le tasse. Il passivo si aggira attorno ai due milioni di euro”. Per far fronte il dissesto, Ciccone ha avanzato l’idea di utilizzare il patrimonio boschivo comunale e anche di vendere i terreni comunali agricoli, spiegando che il Comune avanza crediti da tributi per un milione e trecento mila euro. Unanime, quindi, la votazione dei consiglieri comunali per il dissesto finanziario a cui seguirà ora la nomina di un commissario liquidatore.
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