Interrogazione inevasa sul Sistema bibliotecario, Luciano scrive al presidente del Consiglio comunale
Il capogruppo del Pd rende pubblica la missiva inviata a Rino Putrino e attende ancora risposte dal sindaco e dalla giunta sui canoni di locazione non pagati, per come in precedenza riferito da un assessore, dal Sbv. Nella città in dissesto e dove i cittadini pagano le aliquote al massimo, c’è chi utilizza un immobile di pregio in modo gratuito?
Diritti dei consiglieri comunali calpestati, mancate risposte alle interrogazioni in totale violazione di leggi e regolamenti ma, soprattutto, l’ipotesi che – nella città in dissesto finanziario e con un piano di riequilibrio presentato dall’attuale amministrazione bocciato dalla Corte dei Conti – ci sia qualcuno che goda di privilegi non pagando i canoni di locazione usufruendo così gratuitamente di uno degli immobili di maggior pregio. Il capogruppo del Pd, Stefano Luciano, non ci sta al silenzio dell’amministrazione Limardo su tale argomento e così ha preso carta e penna inviando una missiva al presidente del Consiglio comunale, Rino Putrino, che ha inteso rendere pubblica. Ecco il testo: [Continua in basso]
“Ill.mo Presidente,
formulo la presente per evidenziare che troppo spesso i diritti dei consiglieri comunali non sono garantiti in modo adeguato, con la conseguenza che il ruolo istituzionale viene privato del proprio significato e viene impedito ad operare per tutelare gli interessi dei cittadini.
E’ il caso (tra i tanti) dell’interrogazione relativa al Sistema Bibliotecario Vibonese da me presentata nel Consiglio comunale del 6.09.2021 ed ancora mai evasa nonostante siano passati oltre due mesi.
Ciò con l’aggravante che quando è arrivato il momento della risposta al Consiglio del 9.11.2021 erano assenti il sindaco e l’assessore al ramo nonostante a norma di regolamento le risposte devono essere fornite nel consiglio comunale successivo a quello in cui è stata presentata l’interrogazione stessa. [Continua in basso]
Evidenzio che l’intento della mia interrogazione è quello di sapere se il Sistema Bibliotecario sia stato messo in regola visto che lo stesso assessore Scalamogna ha dichiarato in consiglio che non paga il canone di locazione. Su tale aspetto cosa ha fatto il Comune per ripristinare il rispetto delle norme? Questo è francamente intollerabile perché in città non ci possono essere posizioni di privilegio ed utilizzare per attività di vario genere uno degli immobili di maggiore pregio storico artistico in modo gratuito è certamente una posizione di privilegio che mortifica i cittadini che devono pagare le imposte comunali al massimo delle aliquote a causa di un dissesto finanziario determinato dall’incapacità dell’amministrazione Limardo. Ricordo infatti che proprio tale amministrazione ha predisposto il piano di riequilibrio bocciato dalla Corte dei Conti.
Deve essere ripristinata la funzionalità del consiglio comunale altrimenti si dà l’idea che sul Sistema bibliotecario vi sia qualcosa da nascondere e che il sindaco vuole sfuggire al confronto che riguarda una mia iniziativa che si fonda sul principio di giustizia sociale. La prego pertanto di convocare senza indugio il consiglio comunale affinchè il mio diritto ad avere risposte venga pienamente garantito. Renderò pubblica questa missiva – conclude Luciano – perché ritengo corretto che i cittadini siano sempre informati sulle iniziative che vengono assunte dai rappresentanti del popolo”.
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