Comune di Vibo, lavoratori interinali: la proroga decisa dall’Ambito socio-assistenziale
Il sindaco Maria Limardo e l’assessore Rosamaria Santacaterina chiariscono che la loro permanenza «ha impedito il blocco delle attività dell’intero Distretto e assicurato i servizi ai cittadini che quotidianamente si rivolgono agli uffici»
«Uno dei principali obiettivi di questa amministrazione è la trasparenza della propria attività e la partecipazione dei risultati al fine di migliorare la propria azione, aumentando, contestualmente, l’informazione verso le istituzioni e la cittadinanza. Rispetto all’utilizzo dei lavoratori dell’Agenzia interinale, va quindi precisato che il personale è stato prorogato dall’Ambito socio-assistenziale, di cui fanno parte quindici Comuni della Provincia, in attesa dello svolgimento dei concorsi. I concorsi riguardano infatti l’Ambito socio-assistenziale, con capofila il Comune di Vibo Valentia, che ha avviato le procedure su deliberazione dell’assemblea dei sindaci». È quanto si legge in una articolata nota a firma del sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo e dell’assessore alle Politiche sociali Rosamaria Santacaterina. [Continua in basso]
«La permanenza dei lavoratori interinali, contrattualizzati a tempo dall’Agenzia di somministrazione – prosegue la nota -, così come del restante personale, ha impedito il blocco delle attività dell’intero Ambito e assicurato i servizi ai cittadini che quotidianamente si rivolgono agli uffici per avere accesso alle prestazioni socio- assistenziali. Non va confusa la posizione di questi lavoratori interinali con la situazione di altri contratti di lavoro subordinato a tempo determinato che hanno regole differenti e vincoli diversi, in particolare riguardo alla durata».
Ulteriore confusione si ingenera, a parere di sindaco e assessore, quando si afferma che «i finanziamenti utilizzati per lo stesso personale vadano a sottrarre risorse destinate ai cittadini più fragili e bisognosi, perché così non è. La quota servizi del Fondo povertà è stata impiegata per la finalità stabilita dal Ministero del Lavoro, per il rafforzamento del servizio sociale professionale e per il personale amministrativo a supporto dell’attuazione dei servizi e degli interventi inclusi nel Patto per l’inclusione sociale dei nuclei beneficiari di Reddito di inclusione e del Reddito di cittadinanza e per le misure Covid-19, non intaccando assolutamente i fondi destinati a coprire le emergenze sociali. L’emergenza sanitaria da Covid-19 – spiegano ancora sindaco e assessore – ha poi visto impegnato il personale amministrativo in una complessa attività istruttoria delle istanze pervenute, registrate su apposita piattaformapredisposta dalla Regione Calabria che ha avuto come fase finale la liquidazione online dei buoni spesa». [Continua in basso]
Molti altri compiti sono attuati dal personale, «quali il supporto al gruppo tecnico per il rilascio delle autorizzazioni al funzionamento ed accreditamento di strutture per la prima infanzia, l’affiancamento nelle attività di monitoraggio e rendicontazione dei progetti a valere su diverse fonti di finanziamento, la segreteria organizzativa dell’assemblea dei sindaci, la cura di atti e procedimenti di competenza dell’Ambito e degli avvisi ai cittadini, la tenuta del registro dei soggetti accreditati del Terzo settore e dei professionisti, la gestione dei flussi informativi interni (protocollazione, gestione pec, pubblicazione atti e altro)».
L’urgenza poi di dare risposte alla “domanda sociale” – è scritto nel comunicato – «ha portato all’attivazione per la prima volta dei Tavoli tematici di progettazione del Piano di zona, per i quali ha svolto la funzione di segreteria organizzativa dei gruppi di lavoro per ogni singola area e per ogni progetto relativo alla stessa al fine di garantire una partecipazione attiva ai soggetti del Terzo settore e delle Istituzioni coinvolte. Senza tralasciare poi – chiudono Maria Limardo e Rosamaria Santacaterina – che lo stesso personale svolge un’importantissima attività di front-office per dare risposte e supporto ai cittadini in merito alle iniziative avviate in campo sociale».