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Capistrano, borgo Nicastrello: al Comune in arrivo un milione e mezzo di euro

Il finanziamento arriva dalla Regione Calabria. La frazione, oggi disabitata, è molto frequentata dai turisti. Ecco tutto ciò che sarà realizzato

Capistrano, borgo Nicastrello: al Comune in arrivo un milione e mezzo di euro
Un veduta della frazione Nicastrello

«Finalmente, in via definitiva, con l’estromissione di un comune vincitore dalla graduatoria definitiva della Regione, causa condizioni burocratiche, il Comune di Capistrano non farà più il sorteggio sul finanziamento dei borghi. Esso diventa infatti titolare di surroga centrando così in pieno l’obiettivo del finanziamento sui borghi». [Continua in basso]

L’annuncio arriva dal sindaco Marco Martino, il quale parla di «finanziamento corposo, di ben 1 milione e mezzo di euro incentrato sulla riqualificazione di Nicastrello piccola frazione disabitata del Comune di Capistrano. È lì, nel piccolo borgo ormai abbandonato ma frequentato da diversi turisti, che il Comune di Capistrano, ha voluto destinare l’attenzione del finanziamento. Il recupero dei ruderi diroccati del 700 e la costruzione di un albergo diffuso. Una attrattiva – aggiunge il primo cittadino – che produrrà turismo ed allo stesso tempo farà rivivere attraverso i giusti percorsi artistici, l’emozione di un tempo. Da cornice, sullo sfondo dell’accoglienza riservata ad una fascia specifica di ricettività, la valorizzazione del borgo attraverso un marketing pubblicitario ed il contributo delle associazioni culturali che con le iniziative in programma genereranno musica folk rimembrando per l’appunto i nostri ricordi del tempo che furono».

Un’attrattiva che il sindaco definisce «unica e che mira a creare per Capistrano un punto di attrattiva eccellente. Ad esso si aggiungerà infatti la cucina di cibi antichi attraverso la coltivazione bio e la produzione delle farine antiche con i sapori di un tempo. Un orto botanico e un Giardino zoologico per la pet terapy. Il progetto punta infatti ad accogliere anche soggetti svantaggiati che con il personale qualificato, si inseriranno in un percorso di recupero. Insomma, un’evoluzione totale di un piccolo centro disabitato e diroccato che in poco tempo – conclude il sindaco – potrà essere meta turistica di centinaia di persone amanti del vivere e della continua ricerca di un’emozione unica».

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