Pd nel caos, l’ex consigliere Cutrullà attacca Mirabello: «Un totale fallimento»
La dura replica al dirigente regionale dopo la lettera di questi al commissario Graziano: «Si contraddice per mascherare inciuci»
«Il consigliere regionale Michele Mirabello continua nell’arte, a lui sempre più congeniale, di sparare supercazzole per tentare di nascondere la crisi, ormai irreversibile, che attanaglia il Pd vibonese e il suo personale fallimento quale dirigente di quello stesso partito». È quanto dichiara l’ex consigliere comunale di Vibo Valentia Giuseppe Cutrullà in seguito alla lettera che Mirabello ha inviato al commissario regionale del Pd calabrese Stefano Graziano. «Mirabello – continua Cutrullà – mette in fila una serie di pseudo-ragionamenti politici che, messi insieme, non vogliono significare alcunché o che, nell’ipotesi migliore, sono in perfetta contraddizione tra loro. Nega, l’improvvido consigliere regionale vibonese, inciuci con le forze sovraniste e, al tempo stesso, auspica l’allargamento della coalizione alle forze progressiste, civiche e moderate. La domanda sorge allora spontanea: ma quel signore che, in occasione della presentazione della candidatura di Luciano, stava seduto in platea accanto ai principali esponenti del Movimento sovranista vibonese, non era forse lui? E nella stessa sala non c’era anche lo storico dante causa di Mirabello? Gli organi di stampa responsabili di “campagne mediatiche costruite a tavolino” e di “retroscena inverosimili” hanno falsificato la foto incriminata? Oppure Mirabello era davvero presente alla “prima” di Luciano? E, se è così – e noi sappiamo che è così –, perché ci era andato? La risposta è semplice: per allargare il campo della sua coalizione. Non si capisce, dunque, quali siano le “dietrologie” e le “scomposte reazioni” di cui Mirabello va concionando in queste ore che, lo capiamo, sono per lui gravide di profondo turbamento».
«La vera reazione scomposta – aggiunge Cutrullà – è proprio quella di Mirabello, che tenta di buttarla in caciara nella speranza di mettere in moto la classica macchina del fango contro chi, nella sua vita politica e professionale, si è sempre speso, con trasparenza e onestà, per il bene di Vibo Valentia. Siamo però pronti a comprendere il particolare stato d’animo di Mirabello, un consigliere che passerà alla storia del regionalismo calabrese per la sua totale inconsistenza e che ha ormai definitivamente capito che il suo tempo politico è inesorabilmente giunto alla fine. Accettare di tornare nell’anonimato assoluto è una prova non adatta a tutti. D’altronde dovrebbe spiegare ai cittadini di Vibo Valentia come mai il consigliere regionale in quasi 5 anni nonostante le sollecitazioni del gruppo consiliare di cui facevo parte, non abbia dato una sola risposta alla nostra città. Lo stesso non ha mai voluto creare un progetto alternativo poiché mai lui ed Oliverio hanno voluto dare l’attenzione dovuta a Vibo. Non capisco, e concludo, con quale sfacciataggine possa oggi pensare ad un progetto per la città quando lui non ne conosce nemmeno lontanamente le principali vie».
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