Pd nel caos, Insardà contesta i “ribelli”: «Non risultano neanche iscritti»
Il segretario provinciale attacca: «Comunicato vergato sotto dettatura ad opera dei soliti soggetti che operano nell’ombra»
Sei giovani iscritti del Partito democratico di Vibo Valentia hanno attaccato duramente, ieri, la scelta dei maggiorenti di presenziare all’iniziativa per la candidatura di Stefano Luciano. Oggi arriva la replica del segretario provinciale, che sostanzialmente smentisce che i suddetti giovani, che ci hanno messo la firma su quel comunicato, siano addirittura iscritti al partito. «Le polemiche in una città come Vibo Valentia sono oramai all’ordine del giorno – afferma Enzo Insardà – così come le legittime prese di posizione sulla situazione politica che si sta vivendo in questi giorni. Ciò che non è però accettabile è il tentativo maldestro di buttarla in caciara operato da professionisti della confusione che lavorano nell’ombra. Da questo punto di vista, al di là delle legittime opinioni in ordine alla linea del Partito democratico, ciò che va chiarito, per smentire campagne mediatiche assurde, è che i sedicenti iscritti al Pd che hanno vergato, o forse meglio sottoscritto sotto dettatura, il comunicato apparso in queste ore, sono sconosciuti all’anagrafe dei circoli di Vibo Valentia per il 2018 ed il 2019. Pertanto, le legittime opinioni veicolate come riflessioni di un gruppo di giovani iscritti, e firmate da Carmelo Arena, Francesco Lo Bianco, Maria La Bella, Marco De Vita, Manuela Violini e Antonio Corigliano, rappresentano appunto mere opinioni di liberi cittadini ma non certo un documento di iscritti da sottoporre addirittura al commissario regionale come si vorrebbe far credere. Tanto dovevo per dovere di chiarezza e per smontare l’ennesimo ridicolo tentativo, proveniente sempre dagli stessi ambienti esterni al partito, di delegittimare il già complesso lavoro del gruppo dirigente del Partito democratico vibonese».
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