Comunali a Vibo, la base Pd si ribella: «Mirabello confuso, noi non siamo come i Sovranisti»
Alcuni iscritti al circolo cittadino attaccano i dirigenti e anche Luciano: «Artefice di giravolte degne del più grande contorsionista circense»
Parlano di «ennesima manovra di consumate oligarchie» e di «accordi sottobanco». Sono alcuni iscritti al Pd di Vibo Valentia che non hanno ancora digerito l’appoggio che il loro partito sta offrendo alla candidatura di Stefano Luciano. Sei persone, sei giovani che ci mettono la faccia e la firma nel manifestare il loro dissenso. Si tratta di Carmelo Arena, Francesco Lo Bianco, Maria La Bella, Marco De Vita, Manuela Violini e Antonio Corigliano.
Vanno dritti al nocciolo della questione: «Il consigliere regionale Mirabello, avventuratosi in un confuso comunicato stampa, ha parlato di un nuovo progetto per la nostra città senza ascoltare la base e gli iscritti del circolo cittadino. Noi all’onorevole Mirabello diciamo che si continua a volare basso, decidendo in un tavolo, meglio tavolino, luogo del compromesso e dell’autoconservazione. Così non va, non si vince con accordi compromissori, unendo il Pd ai sovranisti di Alemanno che a Vibo Valentia vede il senatore Bevilacqua tra gli esponenti di punta. Nonostante l’avvocato Luciano continui a dire che gli esponenti dei sovranisti siano persone moderate noi diciamo allo stesso che il nostro Pd non vuole avere nulla a che fare con l’ex senatore Bevilacqua, esempio di una politica inconcludente ed autoreferenziale che nulla ha prodotto per il nostro territorio. Luciano è artefice di giravolte degne del più grande contorsionista circense passando dalla estrema sinistra al centro, per poi passare a destra e ripassare per le Politiche a sinistra e poi ripassare nuovamente a destra, quella destra sovranista lontana anni luce dal Partito democratico. Il Pd ed il Movimento sovranista di Alemanno sono due poli opposti e non possono concorrere nella stessa coalizione, non si possono costruire programmi comuni se ci sono valori totalmente diversi. All’onorevole Mirabello diciamo che quello che sta avvenendo a Vibo Valentia, con la probabile decisione di non presentare nemmeno il nostro simbolo, testimonia una deriva pericolosa, per cui ci si preoccupa più della gestione del potere che del profilo che dovrebbe avere un partito come il Pd, cardine del centrosinistra. Non è inventandosi alleanze trasversali con forze estranee al centrosinistra – incalzano – che si risponde alla crisi di partecipazione e alle difficoltà che da tempo vive la nostra comunità. Chiediamo al commissario regionale del Pd – concludono – di ascoltare la base nelle scelte che da qui a breve dovrà prendere il nostro partito sulle elezioni amministrative della città capoluogo evitando accordi trasversali con forze politiche e candidati a sindaco che nulla hanno a che fare con la storia ed i valori del partito».
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