Comune di Vibo, lotta all’evasione: pronti solleciti di pagamento Tari per quasi 2 milioni e mezzo
Via libera dall’amministrazione del capoluogo all’invio degli avvisi ai cittadini che non hanno saldato la tassa sul servizio di raccolta dei rifiuti
A finire prima nel mirino è stato il servizio idrico integrato, adesso la Tari, ossia la tassa comunale che si paga sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. L’amministrazione comunale di Vibo Valentia tenta in tutti i modi di stanare chi non versa regolarmente i tributi. Nuovi solleciti di pagamento sono stati, infatti, predisposti nei giorni scorsi ai cittadini che non hanno saldato la Tari nel corso degli anni 2017-2018 ed a cui era stato recapitato già un primo sollecito di pagamento. La somma che i vertici di Palazzo Luigi Razza vogliono recuperare è pari a 2.346,445,01 euro, che corrisponde a un totale di 5.880 avvisi inviati ai cittadini morosi. Il via libera all’invio dei solleciti è stato possibile dopo lo sblocco deciso dal Governo, che – come si ricorderà – aveva congelato per via della pandemia da Covid 19 qualsiasi invio da parte degli enti territoriali di avvisi di pagamento dei tributi locali. Ma adesso tocca pagare e saldare arretrari. [Continua in basso]
«L’ufficio tributi – scrive Domenico Scuglia, segretario generale ma anche dirigente del settore Servizio tributi ed entrate dell’ente nella sua determina – ha inviato ai contribuenti iscritti nei ruoli i solleciti di pagamento relativi alla Tari per le annualità 2017 e 2018, ma da verifiche effettuate sulla banca dati in possesso dell’amministrazione per la gestione della Tassa rifiuti è emerso che risultano circa 4.810 (poi aumentati fino appunto ad arrivare a 5.880, ndr) atti relativi alle posizioni di contribuenti che non hanno provveduto al pagamento dei citati solleciti. Occorre, pertanto – aggiunge Scuglia – procedere con urgenza alla notifica degli accertamenti per mancato pagamento ai contribuenti che non hanno provveduto al versamento di quanto richiesto». E poiché l’ufficio tributi del Comune non è dotato di mezzi idonei per l’assolvimento del servizio in questione, l’amministrazione ha dovuto affidare all’esterno l’attività di stampa, imbustamento e spedizione degli avvisi di accertamento Tari 2017 e 2018, tramite Poste Italiane «al fine – viene puntualizzato – di ottimizzare i tempi di invio». Molto presto, dunque, gli avvisi di pagamento saranno recapitati, magari più di qualcuno lo ha già trovato tra le carte della posta, e l’amministrazione spera così di riuscire a incassare quanto ancora non è stato possibile recuperare in precedenza.
L’amministrazione del capoluogo – lo ricordiamo – ha già inviato giorni addietro i solleciti di pagamento ai cittadini risultati morosi per il servizio idrico integrato per una cifra di corrispondente a quasi quattro milioni di euro. Il saldo riguarda le annualità 2019/2020. La determina, che ha dato il via libera all’intero iter amministrativo è stata predisposta e firmata sempre dal dirigente Scuglia.