Mileto, la latitanza dell’opposizione in Consiglio diventa un caso
Aspre critiche di Cristian Vardaro alla “sua” minoranza: «Disatteso il mandato degli elettori. Chi non ha voglia si metta da parte e dia spazio ai giovani»
Fa pensare la continua assenza delle opposizioni ai consigli comunali di Mileto. Oggi, a fare le dovute considerazioni in tal senso è Cristian Vardaro, alle elezioni del maggio 2019 candidatosi alla carica di consigliere nella lista “Insieme per crescere” guidata da Vincenzo Scopelliti, battuta da quella dell’attuale sindaco Salvatore Fortunato Giordano. Oltre a Scopelliti, fanno attualmente parte della minoranza gli altri due capilista Gianfranco Mesiano (oggi del tutto in sintonia con la maggioranza) e Giulio Caserta ed Emanuela Luccisano. «L’opposizione – sottolinea al riguardo Vardaro – non si è presentata né all’ultimo consiglio, in cui è stato approvato il bilancio consuntivo 2020, né al precedente, in cui è stato approvato il bilancio di previsione 2021-2023. Reputo un fatto grave che la minoranza non partecipi ad assisi dove vengono discussi documenti finanziari così importanti. [Continua in basso]
Eppure, gli argomenti per incalzare il sindaco ci sono tutti. Basti pensare che sul bilancio l’attuale primo cittadino oggi dice che si viaggia a gonfie vele, mentre un anno fa affermava che c’erano difficoltà, paventando il dissesto finanziario. In questo senso, l’utilizzo della contestata anticipazione di cassa e l’accesso a un finanziamento da restituire gravando sulle tasche dei cittadini per fare quadrare i conti, così come il mancato recupero dell’evasione fiscale, sono temi più che appetibili per innescare un dibattito». Riconosciuto per onestà intellettuale «che l’impegno e la dedizione di questa amministrazione sono sotto gli occhi di tutti», e rimarcata con un filo d’ironia «la puntuale presenza del sindaco sui network per dare informazioni», Vardaro a seguire evidenzia che, però, «le cose importanti riguardo alla vivibilità non sono state per nulla risolte. Mi riferisco – spiega – al problema della carenza dell’acqua che si è ripresentato con forza nel periodo estivo, alla gestione poco virtuosa dei rifiuti, con tanto di Isole di prossimità che ad oggi ancora non sono state messe in funzione, al concorso espletato da questa amministrazione e conclusosi nel nulla, visto che l’unico candidato ammesso all’orale non ha superato la prova.
In qualità di cittadino – aggiunge – mi chiedo chi pagherà le spese affrontate? E, ancora, se non ci sia una responsabilità politico-amministrativo-gestionale per il suo annullamento? Non riesco a spiegarmi perché su queste cose l’opposizione è latitante, non si pronuncia e non partecipa ai consigli. Un fatto, ribadisco, grave, che fa sì che non ci si trovi in una democrazia compiuta, dove l’opposizione vigila, controlla e soprattutto propone. In questo modo viene disatteso il mandato degli elettori. Un dato che ho provato a denunciare più volte all’interno del mio gruppo». Il duro intervento di Vardaro prosegue con l’invito a tutta la minoranza, «ma soprattutto al mio rappresentante Scopelliti, per cui nutro rispetto dal punto di vista umano e professionale e delusione da quello politico», a svolgere appieno la propria funzione, «al fine di non ripetere gli sbagli del passato, quando altri si sono dimessi in blocco. Una cosa che reputo poco dignitosa per chi la compie. Pertanto – conclude – il mio invito è a provare a svegliarsi e ad iniziare a svolgere l‘importante ruolo di verifica e controllo. Se poi non si ha voglia, tempo e stimoli, meglio che ognuno tragga le dovute conclusioni e si metta da parte, dando la possibilità a qualche giovane di formarsi e di acquisire esperienza politico-amministrativa all’interno del consiglio».
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