Mancati sottopassi sui torrenti: il Comune di Vibo attacca la Provincia
Il sindaco Limardo e l’assessore Scalamogna denunciano il silenzio dell’amministrazione: «Mai ottenute risposte positive in merito alla nuova tempistica di realizzazione degli interventi»
«È passato esattamente un anno dalla data in cui la Rete ferroviaria italiana (Rfi), nel rispetto dell’accordo sottoscritto, unitamente a Regione Calabria, Provincia di Vibo Valentia e Comune di Vibo Valentia, in data 29 gennaio 2020, avrebbe dovuto chiudere, per due mesi, la tratta ferroviaria, onde consentire la contemporanea realizzazione a cielo aperto dei quattro sottopassi ferroviari sui torrenti “La Badessa”, “Antonucci”, “Sant’Anna” e “Fosso Calzone – Rio Bravo. Purtroppo, per come emerso nelle riunioni del Tavolo tecnico tenutesi a cominciare dal 2 luglio 2020, la Provincia di Vibo Valentia, soggetto attuatore degli interventi, ha manifestato la difficoltà di procedere alla simultanea esecuzione dei lavori di realizzazione dei quattro sottopassi nel rispetto della suddetta tempistica». Lo affermano in una nota congiunta il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo e l’assessore all’Urbanistica Pasquale Scalamogna. [Continua in basso]
Nel ribadire «la primaria importanza della risoluzione delle quattro problematiche di officiosità idraulica, ed in particolare di quella riguardante il “Fosso Calzone – Rio Bravo” essendo vincolante ai fini della realizzazione del nuovo ospedale», il primo cittadino «ha continuato a chiedere al presidente della Provincia di avere ragguagli sulla nuova tempistica di esecuzione degli interventi, senza mai ottenere risposta. Oltre all’interessamento del Comune, c’è stato quello dei prefetti Francesco Zito e Roberta Lulli, dell’assessore regionale Sergio De Caprio, e del dirigente regionale, Gianfranco Comito, con gli incontri susseguitisi tra i mesi di marzo e giugno 2021, sia alla Regione quanto in Prefettura, senza mai ottenere dalla Provincia risposte positive in merito alla nuova tempistica di realizzazione degli interventi, necessaria per poter procedere alla sottoscrizione di un nuovo accordo con Rfi. Solo in seno all’incontro tenutosi presso la Prefettura di Vibo Valentia il 17 giugno 2021, si è preso contezza che il presidente della Provincia, con delibera numero 121/2021 del 3 giugno 2021, aveva proceduto a nominare un Rup che procedesse all’adempimento delle attività tecnico-amministrative necessarie per il trasferimento di competenza alla Regione Calabria, e non alla ripresa dei lavori, rinviando, di fatto, la mitigazione del rischio idrogeologico a data da destinarsi. Anche nell’ultimo periodo – aggiungono la Limardo e Scalamogna – si è continuato ad invitare e diffidare la Provincia ad effettuare tutto quanto necessario per la tempestiva esecuzione degli interventi di ripristino dell’officiosità idraulica degli attraversamenti della rete ferroviaria nei torrenti “La Badessa”, “Antonucci”, “Sant’Anna” e “Fosso Calzone – Rio Bravo” , avendo la consapevolezza e la preoccupazione che mancata realizzazione costituisce fonte di potenziale pericolo per la cittadinanza e foriera di sicuri danni sul piano economico-sociale, ancora senza ottenere alcuna risposta. Ad un anno dal periodo nel quale, con la realizzazione del quattro sottopassi, sarebbe stato possibile ottenere una mitigazione del rischio idrogeologico maggiore di quella ottenuta con l’adozione, da parte del segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, dello studio idraulico proposto dal Comune permangono, integri, i connessi rischi per la pubblica e privata incolumità: un anno – chiudono sindaco e assessore – di silenzio da parte dell’amministrazione provinciale».