Carenza di personale al Comune di Vibo, il Pd al sindaco: «Quali le strategie messe in campo?»
I consiglieri democrat Luciano e Soriano interrogano il primo cittadino. «Un buon numero di dipendenti dell’Ente è andato in pensione»


La spinosa situazione del personale dipendente del Comune di Vibo Valentia sotto i riflettori del Partito democratico vibonese. In particolare, sono stati Stefano Luciano e Stefano Soriano, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale democrat a Palazzo Luigi Razza a presentare sulla faccenda una interrogazione al presidente del civico consesso Rino Putrino. Chiaro l’oggetto in epigrafe al documento: interrogazione a risposta immediata ai sensi dell’articolo 40 bis del regolamento comunale: “Situazione del personale dell’Ente”. L’interrogazione è stata indirizzata, da parte dei due esponenti della minoranza consiliare al Comune capoluogo, direttamente al sindaco Maria Limardo. Dal primo cittadino, dunque, Luciano e Soriano vogliono sapere «quali iniziative o strategie ha messo in campo negli ultimi due anni per sopperire alla lacuna di personale dovuta ai pensionamenti che stanno inevitabilmente causando disservizi o ritardi nell’adempimento delle pratiche amministrative». [Continua in basso]
Le ragioni che hanno spinto i consiglieri comunali a presentare nei giorni scorsi l’interrogazione in questione vengono, peraltro, ricordate al capo dell’amministrazione cittadino nello stesso testo del documento. Luciano e Soriano, infatti, fanno presente che «nell’ultimo anno un buon numero di personale dell’Ente è andato in pensione, che l’amministrazione comunale ha inserito nel Piano di riequilibrio le risorse derivate dai pensionamenti come diminuzione di spesa» e che – si legge nella interrogazione – «il Comune di Vibo Valentia soffre di una carenza organica di personale importante che sta rallentando notevolmente l’attività amministrativa». Poiché «tale situazione non è più prorogabile ulteriormente nel tempo e si rendono necessari interventi urgenti», i consiglieri dem hanno deciso di interrogare il primo cittadino per sapere – come detto all’inizio – quali iniziative l’attuale esecutivo ha in cantiere al fine di tamponare quella che si presenta oramai come una autentica emergenza che rischia di rallentare sensibilmente l’attività amministrativa del Comune capoluogo.