Voti del Pd al centrodestra a Vibo, arriva la diffida ai consiglieri traditori
Il segretario provinciale Enzo Insardà invita gli interessati ad «astenersi dall’assumere iniziative in nome e per conto del partito e dall’utilizzarne il simbolo». E Russo e soci già trattano per entrare in Giunta
Arriva la diffida formale ad assumere iniziative in nome e per conto del Partito democratico, e ad utilizzarne il simbolo, a carico dei sei consiglieri comunali di Vibo Valentia resisi protagonisti – in occasione delle ultime elezioni provinciali – del sostegno alla coalizione di centrodestra che ha eletto l’attuale presidente della Provincia Salvatore Solano a discapito del candidato ufficiale dei democrat Antonino Schinella. A vergarla, indirizzandola al “Gruppo consiliare del Partito democratico” e al segretario generale del Comune di Vibo, proprio in concomitanza con il consiglio comunale di questa mattina, è il segretario provinciale del Pd Enzo Insardà. I sei consiglieri – Giovanni Russo (capogruppo), Pasquale Contartese, Giuseppe Cutrullà, Stefania Ursida (presidente del Consiglio facente funzione), Antonia Massaria e Antonino Roschetti -, la cui posizione è attualmente al vaglio della commissione di garanzia del partito guidata da Sergio Rizzo, sono caldamente invitati, anche sulla scorta del «pronunciamento unanime della direzione provinciale del partito» ad «astenersi dall’assumere iniziative in nome e per conto del Pd e dall’utilizzare il simbolo, fino a nuove eventuali e successive determinazioni e comunicazioni. Pertanto – conclude Insardà – qualunque decisione assunta o determinazione politica è da ritenersi estranea a questa Federazione ed al partito medesimo». Sul piano procedurale scadrà tra pochi giorni il termine per la presentazione, da parte dei consiglieri comunali in questione, di eventuali controdeduzioni da presentare alla commissione di garanzia in relazione al procedimento cui sono stati sottoposti a partire dal 24 novembre, in seguito alla “segnalazione” partita dal circolo Pd di Arena, paese del sindaco e candidato alla Provincia Schinella. Un appello al quale gli interessati difficilmente risponderanno, avviandosi così all’espulsione dal partito come da regole statutarie. Del resto il gruppo, ormai di fatto “ex Pd”, sarebbe già in piena trattativa per offrire un salvagente ad un sindaco Costa sempre più in balia delle onde in cambio di un ruolo nell’Esecutivo da lui guidato, entro il quale potrebbero fare il loro ingresso uno o due esponenti indicati da Russo e soci. Vale a dire gli stessi consiglieri che nei giorni scorsi hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del medesimo primo cittadino…
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