Elezioni provinciali a Vibo, la denuncia di Pellegrino: «Fotografati i voti»
Il consigliere provinciale uscente punta il dito contro «alcuni consiglieri comunali, soprattutto della città capoluogo». Buona l’affluenza: alle ore 14 avevano votato 251 aventi diritto pari al 50% degli elettori
«Secondo insistenti indiscrezioni e testimonianze dirette di persone che avrebbero visto le foto, alcuni consiglieri comunali, soprattutto del comune capoluogo, avrebbero fotografato con il proprio telefonino il voto espresso. Se ciò dovesse trovare ulteriore riscontri si tratterebbe di un fatto di una gravità inaudita che non esiteremo a denunciare con forza». È un Pino Pellegrino sconcertato quello che denuncia a Il Vibonese le presunte irregolarità avvenute questa mattina nel seggio allestito alla Provincia, in occasione delle consultazioni per il rinnovo degli organi elettivi dell’ente intermedio, riservate com’è noto ai soli amministratori locali. Secondo il consigliere provinciale uscente e dirigente regionale del Pd, un numero non meglio precisato di consiglieri comunali avrebbe fotografato la propria scheda una volta apposto il voto. «Siamo di fronte – tuona Pellegrino – al palese tentativo di condizionare le scelte democratiche di un’intera provincia. Un fatto vergognoso che non può e non deve essere sottaciuto». La circostanza – riporta sempre Pellegrino – è stata segnalata ai componenti del seggio elettorale dai rappresentanti di lista e gli stessi hanno preteso che presidente e scrutatori chiedano ora ai votanti di depositare il telefonino prima di entrare nella cabina elettorale. Pellegrino, come si ricorderà, nei giorni scorsi era stato protagonista di una dura presa di posizione nei confronti del gruppo consiliare del Pd di Vibo Valentia, definito “una filiale di Forza Italia” e accusato di appoggiare lo schieramento avversario a sostegno del sindaco di Stefanaconi Salvatore Solano e a discapito del candidato democratico Antonino Schinella, primo cittadino di Arena. Sul fronte dell’affluenza al voto, alle ore 14 – a metà della giornata elettorale – avevano votato 251 amministratori su 531 aventi diritto, numero pari a poco meno della metà del corpo elettorale. Si vota fino alle 19. Subito dopo lo scrutinio.
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