Elezioni provinciali, la posizione di Sinistra italiana: «Consideriamo l’astensione»
Lo spiega in una nota la segreteria provinciale che si dice «non equidistante tra i due (o tre?) schieramenti» ma critica rispetto ad alcune delle scelte fatte da entrambi
«Abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà alla riforma Delrio del 2014 sulle Province, che a questi storici Enti, di istituzione risalente all’Unità d’Italia, ha tolto competenze, margini di azione politico-amministrativa, risorse economiche e persino democrazia, negando al popolo di esprimere il proprio consenso e prevedendo il diritto di voto solo per i sindaci e i consiglieri comunali. E se già non è affatto scontato che coloro che sono stati eletti nei vari consigli comunali rappresentino effettivamente i loro elettori e concittadini, figuriamoci se possono rappresentarli a livello provinciale! Oltretutto le forze in campo non rispecchiano neanche gli attuali umori politici del popolo vibonese: le due forze di governo, che alle scorse elezioni politiche hanno ottenuto ragguardevoli risultati anche nel nostro territorio, in questa tornata provinciale non sono quasi per nulla rappresentate. A livello locale, poi, la classe politica ci ha messo del suo per rendere queste imminenti elezioni del tutto autoreferenziali, prive di senso e di interesse per la popolazione e per quei soggetti politici che non dispongono di grossi “coefficienti elettorali” da portare ai tavoli di centrodestra o centrosinistra oppure alle riunioni tra leader». A riferirlo in una nota è la segreteria provinciale di Sinistra Italiana – Liberi e uguali che interviene per chiarire la propria posizione in vista delle consultazioni di mercoledì 31 ottobre. (L’articolo prosegue sotto la pubblicità)
La scelta di Sinistra italiana. «Ce n’è abbastanza – riferisce la segreteria incarnata da Gernando Marasco -, insomma, per rimanere fuori da questa contesa: effettivamente l’astensione è un’opzione che qualche consigliere di Sinistra Italiana o vicino a essa, nel pieno esercizio della sua libertà individuale, sta considerando in vista del 31 ottobre. Sentiamo la necessità, però, al netto delle scelte individuali e del giudizio positivo che possiamo avere del sindaco Solano in quanto, appunto, esclusivamente sindaco di Stefanaconi, di fare alcune considerazioni politiche, molte delle quali sono già state espresse direttamente in un recente e costruttivo incontro, che una nostra delegazione ha avuto con una delegazione del Partito democratico. La nostra posizione non è equidistante tra i due (o tre?) schieramenti. Pur considerando tardivo l’incontro avuto con il Pd, abbiamo apprezzato lo sforzo di coerenza e la linea politica che i suoi dirigenti provinciali hanno tenuto in queste settimane, nonché la scelta del sindaco Schinella. Inoltre alcuni dei candidati della lista del Pd nei loro Comuni amministrano insieme ai nostri esponenti o comunque fanno parte di compagini sostenute anche da noi nelle diverse elezioni comunali; altrettanto non si può dire delle liste a sostegno del sindaco Solano, infarcite di consiglieri di Vibo Valentia, del cui operato non ci riteniamo soddisfatti e a cui ci sentiamo e saremo alternativi».
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