lunedì,Dicembre 2 2024

Comune Vibo, l’opposizione diserta il Consiglio: «Passacarte della Giunta»

Gran parte dei consiglieri oggi non sarà in aula. L’attacco all’amministrazione Limardo: «Continua a portare pratiche di particolare importanza direttamente in aula senza passare per le commissioni»

Comune Vibo, l’opposizione diserta il Consiglio: «Passacarte della Giunta»
Un seduta di consiglio comunale
Laura Pugliese (Gruppo misto)

«Con riferimento all’odierno consiglio comunale intendiamo precisare che non vi parteciperemo, come segno di protesta avverso un modo di amministrare arrogante e dispotico, che in barba al principio della democrazia, finisce per svilire il ruolo del consigliere comunale, determinando un vulnus insanabile rispetto alle proprie prerogative. Non è la prima volta che talune pratiche di particolare importanza e rilevanza finiscono per arrivare direttamente in Consiglio senza passare per le commissioni, precludendo di fatto ai consiglieri la possibilità di apportare contributi anche migliorativi rispetto alle originarie proposte, oltre che consentire di essere messi nelle condizioni di esprimere un voto consapevole, o di valutare la vera e propria legittimità degli atti stessi». [Continua in basso]

Lorenza Scrugli (“Vibo da Vivere”)

Durissimo affondo contro l’amministrazione comunale di Vibo Valentia targata Maria Limardo da parte dei consiglieri di opposizione Elisa Fatelli (“Con Vibo per Vibo”), Laura Pugliese (Gruppo misto), Lorenza Scrugli (“Vibo Valentia da Vivere”), Stefano Luciano (Partito democratico), Domenico Santoro e Silvio Pisani (M5S) e Pietro Comito (“Concretezza”), i quali denunciano con forza che anche questa mattina «viene ad essere celebrato un Consiglio, a distanza di soli nove giorni rispetto all’invio delle pratiche». Un termine, che gli interessati bollano come «irrisorio se si considera che per le pratiche di bilancio e suoi allegati, le stesse devono essere depositate entro un termine minimo non inferiore a 20 giorni. Non solo il metodo viene ad essere contestato, ma anche nel merito nutriamo forti dubbi. Infatti ci si chiede come mai a bilancio di previsione approvato, il consiglio comunale viene convocato per deliberare sulle tariffe Tari? Ancora una volta – aggiungono i consiglieri di Palazzo Luigi Razza – ci troviamo difronte alla presentazione di procedure irregolari, al pari di quanto di recente accaduto nel settore delle politiche sociali, con una proroga alquanto discutibile e rispetto alla quale le sottoscritte si riservano di effettuare gli opportuni approfondimenti, non escludendo il ricorso agli organi competenti, affinché si faccia definitivamente luce e chiarezza sulla legittimità o meno di questa procedura».

Stefano Luciano
Stefano Luciano (Partito democratico)

Così come anche «notevoli dubbi», a parere sempre dei consiglieri, emergono in merito all’esternalizzazione del Servizio tributi, in quanto – viene spiegato – «nella stessa determina di approvazione del bando di gara, il dirigente competente, in via del tutto anomale e irrituale, dichiarava che gli impegni di spesa saranno assunti con successivo atto. Con forza dunque esprimiamo il nostro totale dissenso rispetto a un modo di amministrare che non condividiamo nel metodo e nel merito. Invitiamo tutti i consiglieri comunali ad uno scatto d’orgoglio per impedire che il consiglio comunale finisca per diventare il passacarte di una giunta, che  – concludono i consiglieri comunali – con slogan e propaganda, pensa di riempire il vuoto di una politica assente e lontana anni luce dai reali bisogni della comunità».

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