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Provinciali a Vibo, Marasco (SI): «Non sosterremo candidati usciti dal tavolo del centrodestra»

Il coordinatore del partito attacca chi sostiene lo schieramento pur essendo all’opposizione al Comune: «È politicamente schizofrenico», e si dice disponibile al dialogo con chi ha a cuore il problema ambientale  

Provinciali a Vibo, Marasco (SI): «Non sosterremo candidati usciti dal tavolo del centrodestra»

«Sappiamo bene qual è il giudizio diffuso della cittadinanza sulla Provincia di Vibo Valentia degli ultimi 25 anni e, come eredi di forze politiche che hanno fatto parte del centrosinistra, da tempo abbiamo fatto autocritica. Molti dicono che centrodestra e centrosinistra non esistono più, che sono categorie superate, e forse, se pensiamo all’alleanza gialloverde che ci governa, è vero; di sicuro però a livello locale, con un Movimento 5 Stelle quasi assente nelle Amministrazioni, lo scenario politico è tradizionale». A riferirlo in un intervento sulle imminenti elezioni provinciali è il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana – Liberi e uguali Gernando Marasco, il quale mette in evidenza come «da una parte del campo, vediamo uno schieramento di centrodestra, composto da forze politiche alle quali siamo alternativi a livello nazionale e territoriale, con l’aggiunta dell’“esperienza” dei due presidenti della Provincia dal 2000 al 2013 (Bruni e De Nisi, ndr); è lo schieramento che quattro anni fa ha raggiunto l’accordo sull’elezione del presidente decaduto e che quindi ha amministrato l’Ente negli ultimi anni. Non comprendiamo come questo schieramento, del quale la maggioranza di Costa è parte integrante e importante, possa eventualmente essere sostenuto, più o meno ufficialmente, anche da forze che nel capoluogo si professano di opposizione, ci sembra politicamente schizofrenico!». 

Per questo Marasco chiarisce: «Noi escludiamo di farlo, cerchiamo discontinuità amministrativa e politica. Anche perché gli esponenti di queste forze politiche, a nostro avviso, non hanno compreso la portata del problema ambientale nel nostro territorio: solo grazie alla proroga del governo regionale avremo tempo fino al 31 dicembre per far partire l’Ato e il piano di smaltimento autonomo di rifiuti nella nostra provincia. Non sappiamo se l’Eco-distretto nel comune di Sant’Onofrio sia la soluzione ideale; sappiamo però che in due anni non sono emerse proposte alternative, che le assemblee dei sindaci (che secondo la legge Delrio sono convocate e presiedute dal presidente della Provincia…) sono state sovente disertate e che dal 2019 saremo fuorilegge se porteremo a smaltire i nostri rifiuti nelle province confinanti. Per questi motivi invitiamo tutti gli amministratori con una sensibilità ambientalista, attenta alla solidarietà e al sociale, ai diritti e ai beni comuni come le scuole e i trasporti, a fare rete sul territorio e a proporre un progetto alternativo; diamo la nostra disponibilità a lavorare insieme, individuando punti programmatici comuni e personalità che possano rappresentare le nostre istanze nel consiglio provinciale».

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