sabato,Novembre 23 2024

Nuovo ospedale e sanità a Vibo, l’affondo di Mangialavori

Per il consigliere regionale la realtà vibonese è «l’emblema del fallimento della politica regionale in materia sanitaria, tra proclami e promesse disattese».

Nuovo ospedale e sanità a Vibo, l’affondo di Mangialavori

Il mancato avvio della costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia quale metafora del fallimento della politica regionale tra i proclami e le promesse annunciate e sistematicamente disattese. L’argomento è al centro della nuova presa di posizione del consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, che interviene nel dibattito sulla sanità che vede impegnati, in queste ore, soprattutto esponenti della maggioranza di governo della Regione.

Secondo quanto afferma Mangialavori, il «paradigma dei proclami senza fondamento politico» emerge in modo lampante nel Vibonese che, in tale settore, «sconta ben noti e profondi ritardi». Vi è, alla base, per l’esponente azzurro, «l’incapacità di offrire risposte oggettive» sui “dilemmi” che impegnano il dibattito: «il commissario per il rientro del debito è di nomina celestiale o governativa?» si chiede. «L’attuale esecutivo regionale che col suo presidente si era incautamente impegnato a definire innovazioni epocali, ha mantenuto le sue promesse? Ci sono ben precise responsabilità politiche per il mancato avvio dei lavori del nuovo ospedale».

Ora «qualche alto rappresentante politico e istituzionale del Pd, finalmente, si accorge delle criticità della sanità vibonese. Meglio tardi che mai. E lancia pubbliche denunce politiche. Due osservazioni. La prima: chi ha un ruolo istituzionale lavora per superare le difficoltà, anziché annunciare ai quattro venti disfunzioni di sistema e limiti di risultato. La posizione di lotta e di governo lascia il tempo che trova».

La seconda: «Chi ha responsabilità politiche e denuncia i limiti di un’azione governativa del suo stesso partito, non dovrebbe trarne le dovute conseguenze? In caso contrario, le premesse e le promesse pronunciate in mille discorsi avranno la stessa sorte che interessa l’inizio dei lavori dell’ospedale di Vibo Valentia: condanna ad un’inconcludente inefficacia».

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