Edilizia scolastica Vibo, allievi “Don Bosco”, “Garibaldi” e “Murmura”: c’è la soluzione
Potrebbe avviarsi a conclusione la vicenda dei quasi 1.500 alunni che a settembre non potranno fare rientro nei propri istituti poiché interessati da importanti lavori di messa in sicurezza
Potrebbe avviarsi a soluzione la sistemazione dei quasi 1.500 alunni che a settembre non potranno fare rientro nei propri istituti scolastici di Vibo Valentia poiché interessati da importanti lavori di messa in sicurezza degli edifici. Interventi che saranno avviati dal Comune capoluogo per milioni di euro e che dovrebbero durare oltre un anno se non di più.
Ci riferiamo agli allievi delle scuole elementari e medie “Garibaldi”, “Don Bosco” e “Murmura-Trentacapilli”, guidate rispettivamente dalle dirigenti scolastiche Eleonora Rombolà, Mimma Cacciatore e Tiziano Furlano. In questi giorni, infatti, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Limardo avrebbe realizzato, in vista naturalmente dell’inizio del nuovo anno scolastico, una sorta di road map finalizzata appunto a superare la problematica in atto e garantire la normale ripresa delle lezioni. Ma che cosa sarebbe stato deciso? Andiamo con ordine: per quanto riguarda gli alunni (oltre 300) della scuola “Garibaldi”, questi molto probabilmente dovrebbero essere trasferiti a Palazzo Nicoletta, zona Cancello Rosso, che in questi mesi ha ospitato i bimbi (170) della scuola dell’Infanzia di via Palach, i cui interventi di ristrutturazione e ammodernamento sono ormai terminati, e quelli (100) della scuola elementare “Don Milani” di Vena Superiore, istituto che attende soltanto che vengano ultimati i lavori al tetto. Da quanto riferito, Palazzo Nicoletta avrebbe, a conti fatti, gli spazi per garantire il trasferimento completo della “Garibaldi”
Per quanto concerne, invece, gli alunni della scuola “Murmura-Trentacapilli” non sarebbe previsto alcun trasferimento. Questo perché i lavori nell’edificio saranno eseguiti per lotti. Vale a dire che si procederà gradualmente, area per area, zona per zona. Di conseguenza gli allievi dovrebbero comunque frequentare la loro scuola ma con il doppio turno: alcune classi la mattina, altre il pomeriggio.
Infine, arriviamo alla scuola “Don Bosco”. In merito la soluzione ancora non sarebbe stata ancora individuata da parte dell’amministrazione Limardo. Tuttavia, da quanto è stato possibile apprendere, al sindaco sarebbe stata prospettata l’idea di collocare gli alunni (ben 500 per un totale di 24 classi) all’interno dell’ex scuola “Bruzzano“, peraltro immobile ampio e già ristrutturato. Ma il primo cittadino avrebbe fatto resistenza in quanto il prestigioso edificio sarà acquisito entro la fine dell’anno dal Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca”. In ogni caso – questo ciò che si sussurra nell’ambiente scolastico e da parte dei genitori – anche se l’immobile in questione venisse temporaneamente occupato dagli allievi della “Don Bosco”, nulla vieta che lo stesso possa essere comunque dato al Conservatorio, magari solo qualche mese più tardi. Ma intanto – questo l’auspicio di addetti ai lavori e genitori – si darebbe la possibilità agli alunni della “Don Bosco” di poter iniziare il nuovo anno senza ritardi e ulteriori problemi dopo quelli già causati dalla pandemia.