sabato,Novembre 23 2024

«Spogliata la sanità vibonese», Soriano contro le linee guida regionali

Il segretario cittadino del Pd critico nei confronti delle direttive emanate dal commissario straordinario Scura e della mancata nomina di un vibonese al vertice dell’Asp.

«Spogliata la sanità vibonese», Soriano contro le linee guida regionali

«Le recenti novità in materia di sanità che hanno riguardato la provincia di Vibo Valentia impongono a chiunque abbia un ruolo politico e sociale di fare una riflessione e conseguentemente agire affinché almeno questa volta non si giunga a “morte avvenuta”». È quanto sostiene il segretario cittadino del Partito democratico, Stefano Soriano, in relazione alle recenti linee guida in materia di sanità emanate dal commissario straordinario Massimo Scura.

È opinione di Soriano che si stia «consumando un attentato al diritto alla salute per i cittadini vibonesi. Vibo potrebbe – insiste Soriano – vedersi spogliata nel breve periodo di tante professionalità, competenze e soprattutto strutture che, in sé, non costituiscono il vero motivo del buco sanitario regionale». Ciò si evince, a suo dire, leggendo le Linee guida per l’adozione degli atti aziendali delle Aziende del Servizio Sanitario della Regione Calabria, dalle quali «si comprende bene come la sanità a Vibo diverrà sempre più una succursale di Catanzaro senza che ciò comporti, né un vantaggio per la nostra comunità, né un reale risparmio per le casse della Regione».

«Costruire un ospedale nuovo di zecca – sostiene Soriano – e poi declassare la radiologia da struttura complessa a struttura semplice; chiudere le unità operative di Nefrologia e malattie infettive; e far dipendere il laboratorio analisi da Catanzaro, è una contraddizione in termini. Cosi non si risparmia – tuona – anzi si spende di più e si offre un servizio peggiore».

La sanità vibonese verso il distretto unico – VIDEO

Al contrario, per l’esponente Pd, Vibo avrebbe bisogno di un reale potenziamento sul piano dei servizi e del personale: «la maggior parte dei reparti sono sottodimensionati in quanto manca personale medico ed infermieristico perché non si fanno concorsi da oltre 15 anni – spiega -. Da qui la considerazione che forse a Vibo non si vuole costruire un nuovo ospedale ma semplicemente chiudere quello vecchio eliminando la maggior parte dei reparti e rendendolo di fatto inutile al fine di sfruttare le risorse in altre province politicamente più forti».

Tuttavia, rileva «la sanità non può più essere oggetto di compromessi politici e dispiace che da più di 15 anni non ci sia un Direttore generale del posto, nonostante ci siano le competenze e le figure adatte» dicendosi infine «dispiaciuto del fatto che a guidare l’Asp non ci sia neanche questa volta un vibonese». Sul punto, a parere di Soriano «la rappresentanza politica nazionale e regionale del Vibonese, ancora una volta, ha dimostrato di essere debole, poco incisiva e subalterna politicamente al livello regionale, a differenza delle altre province nelle quali si è affermato oltre che il principio di competenza anche quello di territorialità».

In conclusione, la richiesta avanzata al presidente Oliverio «di venire al più presto a Vibo al fine di toccare con mano le gravi difficoltà che vivono ogni giorno le nostre strutture e soprattutto il nostro personale sanitario costretto da troppo tempo a sopperire alle carenze strutturali» aggiungendo l’appello, rivolto anche al presidente della commissione Sanità, Mirabello, di «risolvere le contraddizioni evidenziate evitando accorpamenti e declassamenti che nuoceranno solo a noi cittadini vibonesi».

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