Comune Vibo, l’accusa di Soriano (Pd): «Maggioranza sorda, impedito il dialogo»
In una lettera indirizzata al presidente Putrino, il consigliere del Partito democratico spiega tutti i motivi che lo hanno portato a non prendere parte al Consiglio di oggi
«Egregio presidente, come anticipatole in conferenza dei capigruppo, non parteciperò al consiglio comunale. Mi è costato assumere questa decisione, ma, di fronte alla sordità di questa maggioranza che si è arroccata su se stessa ed evita la discussione con la minoranza, non potevo fare altro. La mia è una protesta verso un modo di fare che non appartiene alla democrazia, un modo che porta sistematicamente a inserire gli ordini del giorno della minoranza, e del sottoscritto in particolare, in coda ad ogni Consiglio e poi puntualmente ad abbandonare l’aula per evitare la discussione. Questa non è democrazia. Con questo modo di fare non si vuole bene alla città, perché si impedisce quel naturale dialogo tra le parti, che fa crescere e maturare e spesso giunge alla soluzione dei problemi». Stefano Soriano, consigliere del Pd al Comune di Vibo Valentia, spiega con questa lettera, indirizzata al presidente del civico consesso Rino Putrino, i motivi per i quali oggi ha preferito non prendere parte ai lavori consiliari.
«Ho ritirato gli ordini del giorno – è scritto nella missiva – che avevo presentato perché, se in ben due consigli comunali si ritiene che utilizzare il decreto rilancio per la riduzione delle aliquote dei tributi fino al 20% non sia un argomento che meriti la discussione, allora vuol dire che non c’è interesse verso i cittadini che pagano tributi; verso quei cittadini che, pagando regolarmente, permettono ai servizi di funzionare quel tanto che basta per non cadere definitivamente nell’abisso. Hemingway diceva “Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai”. Questa maggioranza non ascolta mai e credo che, invece, ne avrebbe davvero bisogno. Come detto in conferenza dei capigruppo, dalla situazione in cui versa il Comune la maggioranza non ne uscirà da sola perché vi è bisogno, a mio modesto parere, di un punto di vista diverso, altrimenti si va a sbattere. Inoltre in questo Consiglio si sarebbe anche dovuto discutere di valori umani e lotta verso tutti i tipi di violenza, anche approvando la richiesta che una parte della minoranza aveva presentato per il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaky, che vive recluso in un carcere egiziano da più di 500 giorni. Ma neanche di questo si discuterà. Per ultimo, ma non per importanza – annota sempre Soriano – avevo chiesto in conferenza dei capigruppo che prima di approvare il bilancio venisse convocato un consiglio o comunque che l’assessore al bilancio riferisse in commissione circa le ulteriori osservazioni della corte dei conti che sono note alla stampa ma ad oggi, nonostante la mia richiesta in conferenza dei capigruppo, non ai consiglieri. Il bilancio è l’atto principe di ogni amministrazione e discuterlo ed approvarlo senza che vi sia un approfondimento, alla luce di osservazioni sostanziali da parte della Corte dei Conti, a mio parere, è profondamente errato, ma tutto ciò ovviamente non mi sorprende visto quanto sopra da me osservato in merito all’atteggiamento della maggioranza. Egregio presidente – chiude il consigliere Soriano – le ribadisco che al prossimo Consiglio non sarò presente, con la speranza che l’atteggiamento tenuto sin qui da questa maggioranza muti nel futuro».