sabato,Novembre 30 2024

Antimafia: anche De Magistris contro Mangialavori e i presunti voti dalla ‘ndrangheta

Il candidato alla presidenza della Regione Calabria parla di «ceto politico regionale indegno di rappresentare il popolo calabrese» e alla luce di quanto sta emergendo nell’inchiesta Rinascita Scott si scaglia pure contro gli alleati di Occhiuto: «Un quadretto inquietante»

Antimafia: anche De Magistris contro Mangialavori e i presunti voti dalla ‘ndrangheta
In foto Luigi De Magistris, Silvio Berlusconi e Giuseppe Mangialavori

Nel processo Rinascita Scott emerge sempre di più un quadro inquietante che travolge un ceto politico regionale indegno di rappresentare il popolo calabrese. Da ultimo le accuse di voti di ‘ndrangheta che sarebbero stati ottenuti dall’attuale coordinatore regionale di Forza Italia, senatore Mangialavori, addirittura componente della commissione antimafia. In quel processo è imputato per fatti di mafia un altro ex coordinatore regionale di Forza Italia, il già parlamentare Giancarlo Pittelli. Per non parlare dei tanti politici, di centro destra e centro sinistra, coinvolti in fatti gravissimi.
La magistratura accerterà le responsabilità penali ma moralmente e politicamente hanno distrutto una Regione e il candidato Occhiuto è in alleanza con i partiti dei vari Pittelli, Mangialavori, Tallini, Talarico, Pitaro, Scopelliti, Costa ed altri ancora. Che quadretto inquietante.

La Calabria non può più essere rappresentata da chi fa del compromesso morale, nelle candidature tanto di centro destra quanto di centro sinistra, il cemento delle alleanze politiche. Uniamo le forze sane calabresi per liberare questa terra da una politica che rappresenta un cancro per la Calabria”.  E’ quanto afferma in un comunicato il candidato presidente della Regione Calabria Luigi De Magistris.

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