Comune di Joppolo, le critiche dell’ex vicesindaco Ventrice alla giunta Mazza
Sotto accusa l’intera gestione amministrativa ed in particolare lo stato di abbandono del territorio, la tassa di soggiorno, la raccolta dei rifiuti, le strade colabrodo, l'aumento delle tariffe comunali, gli appalti ed i concorsi
“Sono trascorsi due anni dall’insediamento di questa amministrazione ed è quanto basta per poter dare un giudizio del suo operato. Giunti quasi a metà della consiliatura è manifesta e alla portata della comprensione comune la cattiva gestione dell’Ente da parte di una compagine amministrativa, con a capo il sindaco Carmelo Mazza, che ha saputo eccellere solo in presunzione”. E’ quanto spiega in una nota l’ex vicesindaco del Comune di Joppolo, Guido Ventrice. “Un’amministrazione che ha saputo compiere solo scelte risultate deleterie per il fragile tessuto economico e sociale locale. Un’amministrazione che non ha saputo, né voluto, affrontare con razionale determinazione la grave situazione di deficitarietà in cui versa l’Ente – sottolinea Ventrice – e che ha saputo praticare unicamente delle insane scelte di natura prettamente ragionieristica con l’unico e penoso intento di fare cassa: basta ricordare il gravoso incremento delle aliquote riferibili al servizio idrico comunale o a quello del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Un servizio, quest’ultimo, elogiato dall’amministrazione come efficientissimo ed innovativo sistema di raccolta differenziata che, poi, al netto della mera propaganda, non ha dato e non dà i frutti tanto attesi: si tratta, infatti, di un servizio inefficiente, praticato a singhiozzo, che non mira in alcun modo al raggiungimento di una soddisfacente percentuale di materie differenziate e recuperabili da un lato, mentre dall’altro non offre al cittadino le giuste agevolazioni. Potremmo ancora ricordare l’irrazionale aumento delle tariffe istruttorie in materia edilizia e commerciale o l’enorme ed insensato aumento delle tariffe rivolte ai servizi cimiteriali: come a dire che a Joppolo, a parere del sindaco Mazza e dei suoi sodali, diventa un lusso persino morire. Una gestione del territorio inesistente, che lo fa piombare in uno stato di degrado e di abbandono assoluto e che ridicolizza, anche agli occhi degli innumerevoli visitatori, uno dei tratti più belli e suggestivi della Costa degli Dei: non si assiste, ormai da diverso tempo, ad un’opera di decespugliamento e spazzamento delle vie comunali, rendendole, in alcuni tratti, del tutto impraticabili; le arterie comunali rese un colabrodo da due anni di mancata manutenzione; gli impianti di illuminazione comunale, in alcuni punti del territorio, mancano di funzionamento da diverso tempo. A tutto questo, però, è seguita la scellerata scelta del sindaco Mazza e della sua squadra di imporre l’applicazione delle tariffe per il parcheggio non custodito e della tassa di soggiorno, fatta, oltretutto, in ritardo rispetto al tempo necessario agli operatori turistici per una corretta applicazione. Tale imposta, si sa, dovrebbe corrispondere ad una reale erogazione di servizi da parte dell’Ente; nel caso di specie non solo non vi è l’elargizione dei servizi indispensabili ma il territorio, in particolare nell’ultimo periodo, si è trovato in un vero e proprio stato emergenziale a causa degli eventi alluvionali e, da non dimenticare, per la chiusura della SP23. Un’amministrazione disattenta e silente allorquando ad essere intaccati sono gli interessi del territorio joppolese: ricordiamo gli sversamenti delle acque provenienti dai processi depurativi di Ricadi deviati dallo stesso Comune di Ricadi nel torrente “Mandricelle” per cui successivamente il sindaco di Ricadi ha offerto un’illogica giustificazione, tendente unicamente ad insultare l’intelligenza della comunità joppolese e per cui né il sindaco Mazza, né nessun’altro rappresentante dell’amministrazione ha inteso levare una formale protesta. Un’amministrazione assolutamente impreparata a rappresentare le esigenze e le aspettative della comunità di fronte all’annoso problema della Strada provinciale 23, ormai da novembre preclusa al traffico: una situazione balzata all’onore delle cronache dopo la mobilitazione di un gruppo di volenterosi cittadini, operatori turistici e commercianti, esasperati dall’assordante silenzio proveniente da Provincia e Comune. Di fronte all’ostinazione della Provincia di Vibo a a voler mantenere chiusa al traffico la strada, infatti, ci si scontra – ricorda Ventrice – con l’incapacità dell’amministrazione comunale e con le scarse capacità di iniziativa del sindaco Mazza di intervenire a tutela degli interessi del proprio territorio. Un’amministrazione soltanto capace di un’immane serie di forzature amministrative riguardo l’affidamento di appalti, in spregio ai dettami del Nuovo Codice degli Appalti e alle linee guida emanate dall’Autorità Anticorruzione, riguardo l’approvazione di alcuni documenti contabili come il famoso Conto Consuntivo del 2016 o come quello riferibile al 2017 in cui si comincia ad evidenziare quella voragine finanziaria che fino ad ora l’amministrazione tenta di nascondere come polvere sotto il tappeto e riguardo la riorganizzazione dell’organico comunale, con l’insana e clientelare indizione di alcuni concorsi. Basta inoltrarsi per le vie cittadine per potersi rendere conto dello stato di abbandono e degrado; un’attività, evidentemente, poco praticata dai componenti di quest’amministrazione comunale, la cui arroganza ha superato di gran lunga le scarse capacità amministrative che contraddistinguono una consiliatura dove, a quanto pare, si vive alla giornata, contrariamente a quanto propagandato e promesso in campagna elettorale e che, alla conclusione, verrà sicuramente ricordata – assicura Ventrice – come la più disastrosa e deleteria degli ultimi decenni”.
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