Assessorato all’Ambiente “maledetto” a Vibo, si dimette anche Stefania Romanò
È il quarto delegato al settore che, per varie motivazioni, lascia l’incarico. La professionista 44enne nei giorni scorsi era finita tra gli indagati in relazione all’alluvione di Rossano-Corigliano
Ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico ad appena un mese dall’investitura, l’assessore all’Ambiente del Comune di Vibo Valentia, Stefania Romanò. Le motivazioni della scelta rimangono ancora sconosciute ma desta certamente scalpore la vicenda di un assessorato, cruciale nell’attuale fase amministrativa della città, che ha visto dall’inizio del mandato del sindaco Costa l’avvicendamento di ben 5 delegati. Ben prima di lei si era insediato alla sua guida Vincenzo De Filippis, quindi, dopo la sua rinuncia, era stata la volta di Antonio Scuticchio. Quest’ultimo era stato poi defenestrato dal sindaco Elio Costa per far spazio a Giuseppe Russo, indicato da Vibo Unica, il quale si era a sua volta dimesso in ossequio alle decisioni assunte dall’ex presidente del Consiglio Stefano Luciano. Quindi l’incarico era passato ad interim nelle mani dell’attuale assessore ai lavori pubblici Lorenzo Lombardo. Infine, il 16 giugno scorso, la nomina della Romanò, professionista indicata dall’Ordine degli ingegneri di Vibo e già componente dell’Autorità di bacino della Regione Calabria. Proprio in virtù di quest’ultimo incarico, la 44enne originaria di Dasà è finita sul registro degli indagati in relazione ai fatti dell’alluvione di Rossano-Corigliano del 2015. Questione che, secondo indiscrezioni, sarebbe alla base della sua decisione formalizzata al sindaco nelle ultime ore.
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