Servizi sociali, il Comune di Vibo ci riprova e prepara un’altra short list
Questa volta si cercano degli assistenti sociali in quanto agli attuali, in servizio negli enti facenti parte dell’Ambito Territoriale di Vibo Valentia, non sarà più rinnovato il contratto al termine dei 24 mesi di impiego
Il Comune di Vibo Valentia ci riprova e promuove una manifestazione di interesse per la formazione di una nuova short list di professionalità esterne a sostegno delle attività dell’Ambito Territoriale di Vibo Valentia, che vengono messe in campo nel settore delle Politiche sociali, del welfare, della sanità e altro. La determina è firmata dalla dirigente Adriana Teti. In particolare, questa volta si cercano degli assistenti sociali. Sì, perché dal prossimo 30 giugno il Comune di Vibo Valentia, così come tutti gli altri enti pubblici facenti parte del Distretto socio-assistenziale di Vibo, rimarranno privi di ben undici assistenti sociali dei sedici attualmente in servizio, appunto, nei vari Comuni del Distretto. L’amministrazione Limardo, in quanto ente capofila, ha infatti deciso (ma sembrerebbe che la scelta sia stata assunta anche con il consenso degli altri Comuni) di non rinnovare più agli interessati il contratto di lavoro al termine dei 24 mesi di impiego. E per undici di loro questo termine è fissato l’ultimo giorno di giugno, per gli altri cinque professionisti, invece, il prossimo dicembre. [Continua in basso]
Lo svuotamento improvviso di personale specializzato in un settore molto delicato, problematico e complesso, qual è quello dei servizi sociali in un territorio comunale, non potrà tuttavia che creare disagi e difficoltà nello svolgimento quotidiano del lavoro. Anche perché la scelta di mandare a casa gli attuali professionisti non farà altro, almeno nel futuro più prossimo, che interrompere la continuità del lavoro fino ad oggi svolto.
Il campo di azione degli assistenti sociali che operano all’interno di una amministrazione comunale è, infatti, decisamente vasto: a cominciare dal fatto che a loro è, sostanzialmente, affidato il ruolo di accogliere e gestire situazioni di particolare disagio sociale (basti pensare al complesso mondo dei minori ma non solo), studiarne le cause, pensare le soluzioni migliori e gli interventi più efficaci al fine di risolvere la problematica. Ma c’è di più: a loro sono affidate anche numerose pratiche del Tribunale, del Reddito di cittadinanza e altro ancora. E poi ci sono i progetti da elaborare e rivolti alla collettività, nonché la programmazione, l’organizzazione e la gestione dei servizi alla persona a livello comunale. Insomma, il lavoro non manca di certo. Dunque, perché non rinnovare i contratti a chi, peraltro, lavora sul campo da quasi due anni ormai e, pertanto, conosce bene le situazioni di difficoltà e disagio sociale presenti nel territorio comunale di competenza? Oppure, se proprio bisognava cambiare, perché non procedere con un bando pubblico? Questi alcuni degli interrogativi che lontano dai taccuini hanno posto al cronista diversi addetti ai lavori. Va ricordato, inoltre, che gli assistenti sociali che gestiscono attualmente il servizio all’interno di Palazzo Luigi Razza, così come quelli impiegati negli altri enti facenti parte del Distretto in questione, non vanno a pesare in alcun modo sulle casse dell’ente poiché vengono retribuiti direttamente con risorse ministeriali, programmate e progettate per dare continuità al servizio stesso. [Continua in basso]
Ultima annotazione. Abbiamo scritto all’inizio che Palazzo Razza ci riprova con la short listi. Esattamente così: sempre lo stesso settore dei Servici sociali dell’ente tempo addietro è, infatti, finito nell’occhio del ciclone proprio perché l’amministrazione Limardo aveva proceduto alla pubblicazione di un avviso pubblico del Distretto socio-assistenziale di Vibo Valentia per la creazione di una short list finalizzata all’individuazione di figure per la progettazione, il monitoraggio, il coordinamento, la rendicontazione e il supporto al Rup (Responsabile unico del procedimento) nelle attività amministrative dei fondi regionali ed europei. Da qui ha fatto seguito l’assunzione di tre professionisti, tra cui Nicola Lo Torto, candidato nelle ultime elezioni comunali nella lista “Servire Vibo” a sostegno proprio della Limardo.