Comune Vibo, la Nardo non si arrende: «In caso di dissesto? Faremo ricorso»
Così l’assessore al Bilancio: «Senza ombra di dubbio stiamo operando nel modo più corretto. Ritengo, infatti, che la via che abbiamo intrapreso, ossia quella di presentare alla Corte dei Conti il Piano di riequilibrio finanziario, sia stata la migliore»
«Senza ombra di dubbio stiamo operando nel modo più corretto. Ritengo, infatti, che la via che abbiamo intrapreso, ossia quella di presentare alla Corte dei Conti il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, sia stata assolutamente la migliore». Tono pacato, voce ferma. Maria Teresa Nardo, assessore al Bilancio e alla Programmazione finanziaria al Comune di Vibo Valentia parla così al “Vibonese.it”.
La docente dell’Unical ribadisce in maniera convinta che la strada di fare predisporre il Piano, e quindi non dichiarare l’Ente il dissesto, sia stata certamente l’unica possibile e percorribile dall’attuale amministrazione cittadina, in quanto – spiega sempre l’esponente della giunta Limardo –, «nell’ambito dell’attuale quadro normativo, e considerato che il problema del Comune di Vibo sono soprattutto i Fondi vincolati (somme destinate a suo tempo a precisi capitoli di spesa e che invece negli anni sono stati utilizzati per altri scopi fino a fare lievitare il debito, ndr), non può dunque essere per nulla risolutivo un secondo dissesto di questo Ente. Tutt’altro. E, quindi, tra un secondo default e il Piano di riequilibrio, con questo scenario normativo, l’unica scelta era quella di risanare il debito attraverso le misure contenuto nel nostro Piano».[Continua in basso]
Su Palazzo Luigi Razza – è oramai noto – incombe la paura di un ulteriore dissesto dopo quello, ancora tutto da chiudere, dichiarato a suo tempo dall’ex amministrazione D’Agostino. Non solo: in questo caso, a fare cresce la preoccupazione, c’è anche l’assoluta incertezza del debito accumulato nel corso del tempo e che bisognerà in ogni caso risanare. Per la Corte dei Conti il disavanzo è stato calcolato in una somma complessiva di poco oltre i 61 milioni di euro, mentre, a parere dell’amministrazione, che aveva inizialmente presentato ai giudici un buco di quasi 25 milioni di euro, questo invece, dopo un secondo controllo del debito sollecitato proprio dalla stessa Corte dei Conti, si aggirerebbe sui 35 milioni di euro. Quasi la metà, insomma, rispetto a quello stabilito dalla magistratura contabile che adesso è chiamata ad esprimersi in maniera definitiva se formalizzare o meno a Palazzo Razza la seconda dichiarazione di default. [Continua in basso]
«La Corte dei Conti Calabria è considerata una delle Sezioni più rigide d’Italia – avverte la titolare del Bilancio – Ritengo, tuttavia, che sia stata aperta una significativa interlocuzione. I magistrati ci hanno ascoltato e, per me, questo è un segnale positivo. E se malaguratamente ci dovesse essere una bocciatura del nostro Piano, noi andremo certamente alle Sezioni riunite. Siamo decisi a fare ricorso ed a proseguire per la nostra strada. Ripeto: non è con un altro fallimento finanziario che si risolvono i problemi qui a Vibo Valentia. Spero non sia necessario, ma se i giudici dovessero dichiarare il dissesto noi andremo a Roma», annuncia con sguardo severo l’assessore. [Continua in basso]
La Nardo fa poi sapere di non poter immaginare quando la Corte dei Conti potrebbe pronunciarsi. Ricorda, infatti, che questo sarebbe già dovuto accadere da tempo, ma – riferisce sempre l’interessata – «nel frattempo sui sistemi contabili degli enti locali è accaduto di tutto: al Comune di Vibo, ad esempio, il Governo ha concesso un contributo biennale di dodici milioni di euro al solo fine di ripianare il debito dell’Ente, di cui otto milioni sono già stati accreditati. È stata, inoltre, prorogata l’approvazione dei Bilanci di previsione perché c’è stata una sentenza della Corte Costituzionale che andrebbe a ricalcolare ulteriormente i disavanzi degli enti locali. E, quindi, penso che anche la Corte dei Conti voglia valutare un po’ il quadro generale che si è venuto a creare perché, ovviamente, anche il Comune di Vibo è investito da queste novità. Presumo, pertanto, – conclude l’esponente della giunta Limardo – che i magistrati stiano valutando correttamente la nostra situazione nell’ambito del nuovo scenario normativo prodotto dalla recente decisione della Corte Costituzionale».