Nuovo assessore e rincaro Tari a Vibo, cinquestelle all’attacco dell’amministrazione comunale
Il Meetup “Vibonesi in Movimento - Amici di Beppe Grillo” commenta duramente le scelte di Palazzo Luigi Razza nel settore Ambiente. Ambito «in cui la città paga decenni di arretramento»
«Questa amministrazione comunale non finisce mai di stupirci, di sorprenderci. Infatti è riuscita in tre anni a cambiare 4 assessori all’Ambiente, anzi 4 ed 1/3, considerato anche l’interim dell’assessore Lombardo, senza contare i rimescolamenti effettuati in altri assessorati, ma quello che conta, in questo caso, è il bistrattato assessorato all’Ambiente, a nostro avviso uno dei più importanti». A riferirlo in un intervento è il Meetup “Vibonesi in Movimento – Amici di Beppe Grillo” a seguito della nomina del nuovo assessore comunale a Vibo Valentia. «Ci chiediamo – proseguono -: tutto ciò è dovuto alla scarsa, o nulla, visione strategica di questa maggioranza e dei partiti, nascosti dietro liste civiche, che l’hanno sostenuta, che sono usciti, per poi rientrare dalla finestra? Tutto ciò è dovuto alla solita ed invadente incultura nelle politiche ambientali?».
La domanda è retorica, la risposta scontata: «Probabilmente – riferiscono gli attivisti – è un insieme di quanto detto, Vibo Valentia paga decenni di arretramento amministrativo per quanto riguarda la tutela del territorio e delle sue particolarità. La città sta pagando un prezzo molto alto e lo continuerà a pagare, rispetto al degrado e alla distruzione della nostra terra dovuto anche a decisioni adottate qualche decennio fa… evidentemente non sono stati lungimiranti. Tutelare l’ambiente ed il territorio non paga dal punto di vista elettorale sicuramente, ma si devono fare scelte che risulterebbero impopolari e dalle nostre parti non è accettabile tutto ciò».
Per gli Amici di Beppe Grillo, inaccettabile anche il rincaro dei tributi: «Questa amministrazione continua a beffarsi dei suoi cittadini, infatti un’altra sorprendente notizia è quella dell’aumento della Tari. Ma a cosa è servita la raccolta differenziata (porta a porta), se è servita, se comunque bisogna pagare un servizio più o meno sufficiente? Noi pensiamo che l’aumento, se necessario, debbano pagarlo quei cittadini che non hanno ritirato il kit, che sono tanti, anche per mandare un segnale forte a tutte le famiglie virtuose, ma a quanto pare non si ha la capacità o volontà di fare una seria verifica incrociata. Questa amministrazione deve fornire pubblicamente i dati relativi alla raccolta differenziata e comunicare alla popolazione i ricavi della stessa, altrimenti significa che si continua a prendere in giro il cittadino, ed il bene nei confronti della città rimane uno slogan vuoto, utile soltanto per nascondere la velleità di potere per il potere».
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