Il dopo Consiglio, denuncia del M5S: «Al Comune di Vibo finita l’agibilità politica »
Elenco di accuse contro la maggioranza consiliare da parte dei consiglieri pentastellati Domenico Santoro e Silvio Pisani, quest’ultimo espulso dall’aula dal presidente del civico consesso Rino Putrino
«Prima il rinvio del Question Time sine die, poi l’espulsione di un consigliere del M5S, ed infine le accuse di disattenzione politica e non comprensione tecnica. Da questa situazione, avvenuta in consiglio comunale, occorre trarre le conclusioni, che non possono essere quelle di registrare che “l’agibilità politica” nel Comune di Vibo Valentia sta per finire». È quanto denunciano senza mezzi termini i consiglieri del Movimento 5 Stelle a Palazzo Luigi Razza Domenico Santoro (capogruppo) e Silvio Pisani. Secondo gli esponenti della minoranza consiliare, infatti, «quando alle opposizioni viene tolta anche la possibilità di esprimere le proprie opinioni, anche se dure e non pacate perché a volte occorre farlo, significa che la maggioranza ha paura». [continua in basso]
Mozione Tributi contro i “furbetti” rifiutata. «Infatti – spiegano in merito Santoro e Pisani – tutto ciò è avvenuto nella giornata in cui si è discussa la mozione, dell’opposizione unita, sui tributi non riscossi dai “furbetti”, che l’amministrazione comunale non vuole e non riesce a scovare. Bocciata senza appello. Forse la maggioranza si è vista scoperta sul suo fianco più debole ed ha reagito scompostamente. Certo è che a pagare saranno sempre i soliti».
Liste politiche plurime. «Hanno reagito scompostamente contro il rappresentante del M5S anche perché – ricordano Santoro e Pisani – abbiamo rimproverato loro, da capigruppo del M5S, di aver imbrogliato i cittadini presentandosi alle elezioni comunali con una moltitudine di liste, solo per raccogliere più voti, mentre erano quasi tutti di una stessa lista, Forza Italia, a cui ora si sono riuniti, osannando un capo che prima avevano rinnegato. Non hanno avuto il coraggio di fare una sola lista, sapevano di perdere e così hanno imbarcato i portatori di voti per poi scaricarli appena vinte le elezioni. Hanno persino firmato il “Patto per Vibo” che li obbligava a presentarsi con una sola lista, ma per loro ciò che firmano è carta straccia non impegni politici». [continua in basso]
Richiesta al presidente del Consiglio. «Ora chiediamo al presidente del Putrino di ripristinare la giusta agibilità politica che ci spetta, con un atto politico d’impegno, perché la sua figura istituzionale lo impone poiché non accetteremo più il suo patteggiare sempre e solo per la sua maggioranza». Fratelli d’Italia sconfessa assessore. In consiglio comunale – si fa notare – vi è stata un’altra posizione sconcertante, ovvero la sconfessione dell’appoggio del rappresentante della formazione di Fratelli d’Italia al proprio assessore. Insomma il distacco tra giunta e consiglieri si fa sempre più largo. I consiglieri di maggioranza si sentono dei signor “SI” e non vedono le loro istanze portate avanti dalla giunta. Il risultato è che in Comune si sta discutendo da due anni di molte questioni senza avere un risultato tangibile, come per esempio per il regolamento delle edicole ed anche la modifica alla toponomastica».
Voler il bene della città senza ostracismi. «Ma noi del M5S non ci facciamo intimidire – assicurano infine i due consiglieri Santoro e Pisani – andiamo avanti per il bene della città e lo dimostriamo con il nostro operare, ovvero quando vi sono delle giuste proposte, vedi il regolamento per i centri di raccolta rifiuti, li votiamo. Mentre la maggioranza non ha mai apprezzato le nostre posizioni».
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